Non è più un mattino, ma si vede che continua a essere un buon giorno, quello delle rassegne internazionali giovanili, in senso largo intese. Gli Europei under 23 sono quelli che proiettano il futuro più immediato dell’atletica continentale. Alcuni dei protagonisti delle giornate di Tampere, in Finlandia, li ritroveremo anche ai Mondiali di Mosca, tra meno di un mese.
Giustificato, quindi, l’ottimismo che si accompagna al bilancio in casa azzurra. L’Italia dell’atletica ha concluso la trasferta con un totale di 7 medaglie: 1 oro (Alessia Trost, 1,98 m nell’alto), 2 argenti (Dariya Derkach nel triplo e Gerratana nei 3.000 siepi) e 4 bronzi (Antonella Palmisano nella 20 km di marcia, Gloria Hooper nei 200 m, 4×100 donne e 4×400 uomini). Settimo posto per il team azzurro nella classifica a punti (75 punti) dominata dalla Russia (207) che conquista anche il medagliere con 21 atleti sul podio (9 ori, 7 argenti e 5 bronzi).
Oro, Alessia Trost, salto in alto – Con 1,98 m l’allieva di Gianfranco Chessa si è laureata campionessa europea under 23, eguagliando il record dei Campionati e la terza migliore prestazione italiana all-time all’aperto, alla pari con Antonietta Di Martino e dietro soltanto a due monumenti della specialità come la stessa Di Martino e Sara Simeoni. Dopo l’oro ai Mondiali allievi a Bressanone 2009 e ai Mondiali juniores di Barcellona 2012, Alessia aggiunge un’altra perla alla sua ancora giovane carriera costellata di successi. Gli appassionati italiani hanno tremato quando la ragazza di Pordenone ha fallito due tentativi a 1,90 m e si è trovata a inseguire la lituana Palsyte, che aveva superato tutte le misure fino a 1,92 m al primo tentativo. La giovane friulana ha saputo reagire superando 1,92 e 1.94 m alla prima prova e 1,98 m al terzo tentativo.
Argento, Dariya Derkach, salto triplo – La neoitaliana vola a 13,56 m e culla addirittura il sogno della medaglia d’oro fino all’ultimo salto, quando la bulgara Gabriela Petrova ha realizzato il balzo della medaglia d’oro con 13,91 m. La giovane triplista azzurra è diventata italiana dopo anni di attesa e ha debuttato in nazionale al Campionato europeo per nazioni di Gateshead una settimana dopo il doppio successo ai Campionati italiani promesse di Rieti nel salto in lungo con 6,67 m (record italiano di categoria) e nel triplo con 13,92 m (seconda migliore prestazione nazionale under 23 di tutti i tempi). Dariya é figlia dell’ex decatleta Sergiy e dell’ex triplista Oksana. Nella sua carriera Dariya, nata in Ucraina nel 1993, ma residente a Pagani (SA), ha già collezionato 18 titoli giovanili in sei anni.
Argento, Giuseppe Gerratana, 3.000 siepi – Con oltre 10 secondi di miglioramento del primato personale (8’35”55), l’azzurro, terzo al traguardo, ha scalato un gradino del podio grazie alla squalifica (passaggio oltre il cordolo interno della pista, ndr) del bulgaro Mitko Tsenov (ricorso pendente da parte della Bulgaria, ndr) vincitore in 8’32”74 sul superfavorito spagnolo Abdelaziz Merzoughi (8’34”64). Il siciliano Gerratana è il secondo italiano nella storia della rassegna continentale under 23 a salire sul podio dei 3.000 siepi: nel 1997, sempre in Finlandia, ma a Turku, Luciano Di Pardo vinse l’oro.
Bronzo, Antonella Palmisano, 20 km di marcia – La marciatrice pugliese ha stabilito il primato personale con 1:30’59”. Passata sotto la guida di Patrizio Percesepe dopo essere stata scoperta da Tommaso Gentile alla Don Milani, ha fatto una gara da assoluta protagonista coronata dalla seconda medaglia di bronzo consecutiva in questa rassegna due anni dopo essersi aggiudicata il terzo posto a Ostrava, bronzo che le è stato riconosciuto con due anni di ritardo in seguito al caso di doping che ha coinvolto la russa Tatyana Mineyeva.
La prova è stata vinta da Svetlana Vasilyeva (1:30’07”), già argento agli Europei juniores nel 2011, che ha preceduto l’ucraina Lyudmila Olyanovska (1:30’37”).
La Palmisano ha così arricchito la sua bacheca che già annovera la medaglia d’argento agli Europei Juniores, la prestigiosa vittoria nella gara juniores alla Coppa del mondo di marcia di Chihuaha 2010 e il già ricordato bronzo agli Europei under 23 di Ostrava. Ora il suo obiettivo sarà rappresentato dall’esordio al Campionato del mondo, in agosto, a Mosca.
Bronzo, 4×100 femminile con Laura Gamba, Irene Siragusa, Martina Amidei e Gloria Hooper: 43”86 ovvero primato nazionale Promesse e standard di partecipazione per i prossimi Mondiali di Mosca (10-18 agosto).
Bronzo, 4×400 maschile con Vito Incantalupo, Lorenzo Valentini, Marco Lorenzi e Michele Tricca: 3’05”10 alle spalle di Russia (3’04”63) e Belgio (3’04”69).
Bronzo, Gloria Hooper, 200 m – La veronese ha conquistato la medaglia di bronzo sui 200 m in 23”24 battendo di un solo centesimo la britannica Ashleigh Nelson. L’oro è andato alla britannica Jodie Williams in 22”92 per quattro centesimi di secondo sulla francese Lenora Guion Firmin.
Terza giornata – Tutta la cronaca
Ѐ stata una bella giornata per il mezzofondo italiano che agli Europei Under 23 ha festeggiato la medaglia d’argento del ventenne ragusano Giuseppe Gerratana sui 3000 siepi. Non è stata in realtà una medaglia del tutto inattesa dopo la bella batteria dove il ragazzo siciliano aveva fatto ben sperare qualificandosi con grande facilità. Gerratana aveva tagliato il traguardo in terza posizione ma è stato promosso al secondo posto dopo la squalifica del bulgaro Mitko Tsenov che aveva originariamente vinto la gara. L’oro è andato così allo spagnolo Abdelaziz Merzoughi in 8’34”64.
Gerratana, allenato da Salvatore Pisana, ha impreziosito la medaglia d’argento con il nuovo primato personale migliorato di quasi 10 secondi da 8’46”05 a 8’35”55.
Molto brava anche la veneta Giulia Viola, quinta in 4’11”61 nella sua seconda finale europea di quest’anno dopo il settimo posto agli Europei Indoor di Goteborg. La giovane serba Amela Terzic, campionessa europea juniores di cross a Budapest lo scorso Dicembre, ha trionfato con il nuovo record serbo e record dei Campionati di 4’05”89 battendo la tedesca Corinna Harrer (4’07”71) e la britannica Laura Muir (4’08”19).
Nei 1500 metri si é imposto a sorpresa il belga Pieter Hannes in 3’43”83 battendo Charlie Grice al termine di una gara molto tattica. Oro alla Turchia sui 5000 metri femminili dove Gemze Bulut ha vinto agevolmente in 15’45”03 precedendo l’azera Layes Abdullayeva (15’51”72) e la britannica Kate Avery (15’54”07). La migliore delle italiane è stata Laura Bottini, diciannovesima in 16’55”38
Nell’ultima giornata l’Italia ha conquistato anche due bronzi con la 4×100 femminile e la 4×400 maschile. Il quartetto formato da Laura Gamba, Irene Siragusa, Martina Amidei e Gloria Hooper ha conquistato anche il record nazionale under23 con 43”86 e il minimo per i Mondiali di Mosca. Il precedente record era detenuto da Gervasi, Salvagno, Arcioni e Alloh agli Europei di Debrecen del 2007. L’Italia è stata preceduta dalla Germania (43”29) sulla Gran Bretagna che schierava la campionessa europea under 23 dei 200 Jodie Williams ma ha battuto l’Olanda della campionessa europea under 23 dei 100 metri Dafne Schippers (alla sua terza gara dopo l’oro nei 100 e il bronzo nel lungo).
Grande gara anche per la staffetta 4×400 maschile. Vito Incantalupo, Lorenzo Valentini, Michele Tricca e Marco Lorenzi tagliano il traguardo in terza posizione in 3’05”10 alle spalle della Russia (3’04”63) e del Belgio (3’04”69).
Con un oro, due argenti e quattro bronzi l’Italia ha vinto in tutto sette medaglie e si è classificata settima nella classifica per nazioni vinta dalla Russia che ha conquistato nve ori, sette argenti e cinque bronzi.
La Polonia ha preceduto la Romania e la Francia nella 4×400 femminile in 3’29”74. L’Italia con Marta Maffioletti, Valentina Zappa, Clelia Calcagno e Flavia Battaglia ha tagliato il traguardo i sesta posizione in 3’40”15.
Il resto della giornata azzurra ha visto anche il sesto posto nel lungo di Dariya Derkach con 6.45 nella gara vinta dalla tedesca Lena Malkus con 6.76 davanti all’ucraina Kataryna Hryshutina (6.61) e all’olandese Dafne Schippers (6.58).
Il resto delle finali dell’ultima giornata é stato caratterizzato dal 17.13 del russo Aleksey Fyodorov nel salto triplo e dalla vittoria del connazionale Anton Ivakin nel salto con l’asta con 5.60 nella gara dove Claudio Stecchi con 5.30.
L’eptathleta britannica Katharina Johnson Thompson ha conquistato il terzo titolo internazionale della sua giovane carriera dopo l’oro nell’eptathlon ai Mondiali allievi di Bressanone 2009 e quello nel salto in lungo ai Mondiali juniores di Barcellona 2012 totalizzando 6215 punti.
Nono posto di Sara Jemai nel lancio del giavellotto con 50.65m. Il titolo è andato alla lettone Lena Muze con 58.61 davanti alla tedesca Lena Malkus (55.43). Il derby tedesco del lancio del disco femminile é stato vinto da Anna Ruh con la misura di 61.45 Decimo posto per Ilaria Marchetti con 49.87m.
Esito a sorpresa nel salto in alto maschile dove l’olandese Dowue Amels ha conquistato l’oro con 2.28 al primo tentativo battendo per un numero minore di errori il favorito russo Danil Tsyplakov che ha avuto bisogno di tre prove per superare questa misura.
Seconda giornata – Tutta la cronaca
La veronese Gloria Hooper ha conquistato la medaglia di bronzo sui 200 metri in 23”24 battendo di un solo centesimo la britannica Ashleigh Nelson. L’oro è andato alla britannica Jodie Williams in 22”92 per quattro centesimi di secondo sulla francese Lenora Guion Firmin.
Oltre alle medaglie della Trost e della Hooper l’atletica italiana può sorridere anche per il bel quarto posto del martellista laziale Simone Falloni che ha polverizzato il suo record personale con un lancio di 72.43, ottava misura all-time under 23 in Italia. L’oro é andato al bielorusso Makhrosenka che ha piazzato 74.63. L’argento è andato all’ungherese Hadi che con 74.09 ha preceduto il francese Quentin Bigot.
La mezzofondista Giulia Viola si qualifica per la finale dei 1500 con il tempo di 4’16”17 nella batteria vinta dalla forte tedesca Corinna Harrer in 4’11”85.
La staffetta 4×100 composta da Vito Incantalupo, Lorenzo Valentini, Marco Lorenzi e Michele Lorenzi ha riscattato la prova individuale vincendo la batteria in 3’06”96, miglior tempo in assoluto.
Dariya Derkach ha ottenuto la sesta misura delle qualificate del lungo femminile con 6.15 in una gara dove l’olandese volante Dafne Schippers si prenota per il titolo con la migliore misura delle qualificazioni di 6.49. Qualificazione nel lungo anche per Giulia Palezza con 6.11m.
Passano il turno anche la giavellottista di mamma polacca e papà tunisino Sara Jemai che ha realizzato la seconda misura della sua carriera con 53.54m, la discobola Ilaria Marchetti (52.38).
Nelle finali del mezzofondo spicca soprattutto la vittoria del campione europeo dei 1500 norvegese Henrik Ingebritsen che ha riscattato prontamente la rovinosa caduta nelle batterie dei 1500 con una bella vittoria sui 5000 metri in 14’19”39. La giovane siepista tedesca Gesa Felicitas Krause ha dominato la finale dei 3000 siepi con una gara tutta d’attacco ed è stata premiata dall’ottimo crono di 9’38”91.
La penultima giornata ha regalato il bel 4.70 nel salto con l’asta della russa Angelina Zhuk Krasnova (con il record personale migliorato ben tre volte). Il bronzo degli Europei Under 23 Anzhelina Sidorova ha vinto la medaglia d’argento migliorando a sua volta il suo personale con 4.60, cinque centimetri meglio rispetto alla primatista mondiale juniores Angelica Bengtsson.
Oltre all’oro di Ingebritsen la Norvegia ha vinto la seconda medaglia d’oro di giornata con Isabelle Pedersen nei 100 ostacoli con il tempo di 13”12.
Grande sorpresa nella finale dei 200 metri dove il polacco Karol Zalewski ha battuto il britannico Daniel Talbot (20”46) e Pawel Maslak (20”49 record nazionale) con un eccellente 20”41.
La britannica Sophie Hitchon ha acciuffato la vittoria nel lancio del martello femminile con un lancio da 70.72 superando all’ultimo tentativo la slovena Barbara Spiler (68.98) e la figlia d’arte Alexia Syedykh (suo papà é il primatista mondiale Yuri), terza con 66.67. Ottavo posto per Elisa Magni con 62.96.
Il francese Simon Krauss non ha fatto rimpiangere l’assenza di Pascal Martinot Lagarde e ha vinto i 110 ostacoli in 13”55 davanti all’olandese Koen Smet e il tedesco Gregor Traber. La marsigliese ha risuonato anche per l’oro di Lenora Gulot Firmin che dopol’argento sui 200 si é imposta nella finale dei 400 in 51”68 davanti alla romena Mirela Lavric che ieri ha vinto gli 800 metri. Emir Bekric si è aggiudicato il titolo europeo dei 400 ostacoli in 48”76, nuovo record della Serbia. Vera Rudakova si è imposta nei 400 ostacoli femminili con il primato personale di 55”92.