1.500 m: Arese quinto – Ancora un piazzamento di prestigio per Pietro Arese in una rassegna continentale, quinto a Istanbul dopo il quarto posto della scorsa estate agli Europei di Monaco di Baviera. Una finale, quella dei 1.500 m, caratterizzata da subito dalla caduta del britannico George Mills in cui rimane coinvolto anche l’azzurro Ossama Meslek, costretto a fermarsi. La bagarre, infatti, si era scatenata già nel primo giro quando Jakob Ingebrigsten aveva cominciato a tirare. Sull’azione del fuoriclasse norvegese, che conquista il suo decimo oro europeo assoluto con 3’33”95, il gruppo si spezza: l’ultimo ad arrendersi è il britannico Neil Gourley (3’34”23), terzo il francese Azeddine Habz (3’35”39). Arese chiude in 3’38”91 nella scia dello spagnolo Jesus Gomez, quarto con 3’38”11.
Triplo: sesto Bocchi – Tobia Bocchi rimane a lungo in zona medaglia e chiude al sesto posto nel triplo. Il suo miglior salto è il terzo (16,39 m). Alle spalle del solito, irraggiungibile fenomeno, il portoghese Pedro Pablo Pichardo (17,60 m), l’argento va al greco Nikolaos Andrikopoulos (16,58 m) e il bronzo al tedesco Max Hess (16,57 m), entrambi risultati alla portata del carabiniere emiliano.
Pentathlon: Gerevini ottava – Si fa valere nel pentathlon Sveva Gerevini, già undicesima nell’eptathlom agli Europei di Monaco 2022. Per l’azzurra il totale è di 4.363 punti dopo essere stata in vantaggio sulla tabella di marcia del record italiano (4.451 p.) nelle prime tre gare. Finisce con 6,08 m nel lungo e 2’15”88 sugli 800 m la sua giornata, illuminata dal personale nell’alto a 1,74 m. Spettacolare duello per l’oro, con la belga Nafissatou Thiam che firma il record mondiale con 5.055 punti, ma anche la polacca Adrianna Sulek (5.014 p) supera dopo undici anni il primato dell’ucraina Nataliya Dobrynska (5.013). Bronzo alla belga Noor Vidts, con 4.823 punti.
Le altre finali
60 m piani donne: Mujinga Kambundji, già campionessa mondiale indoor, vince in 7”00 ed è netta la superiorità della svizzera sulla polacca Ewa Swoboda (7”09) e sulla britannica Daryll Neita (7”12).
Peso donne: bis della portoghese Auriol Dongmo, al secondo titolo di fila con 19,76 m e quasi un metro di vantaggio nei confronti della tedesca Sara Gambetta (18,83 m) con il bronzo alla svedese Fanny Roos (18,42 m).
Gli altri azzurri in gara
Alto uomini – Due azzurri conquistano la finale nell’alto superando la misura di 2,19: Marco
Fassinotti e Christian Falocchi, entrambi con il terzo e ultimo tentativo a disposizione, dopo aver valicato 2,08 e 2,14 m alla prima prova. Giornata no invece per Stefano Sottile, che incappa in tre nulli a 2,14 m.
400 m donne – In semifinale è sesta Alice Mangione, la cui gara è stata condizionata dall’urto con la lettone Gunta Vaicule e il conseguente contatto con la finlandese Vivi Lehikoinen. La siciliana chiude in 53”66 nella gara vinta dall’olandese Lieke Klaver (51”43), attesa in finale soprattutto dalla connazionale primatista del mondo Femke Bol (52”19 nell’altra semifinale).
60 m piani donne – Stesso crono (7”39) e stesso piazzamento (ottave), per Anna Bongiorni e Irene Siragusa, nelle batterie vinte rispettivamente dall’iridata svizzera Mujinga Kambundji (7”05, miglior tempo della sessione) e dalla polacca Ewa Swoboda (7”10).