Non tutte le aziende sono uguali: in alcune la mentalità del maratoneta si riflette nello spirito aziendale. Abbiamo incontrato Fabio Buccigrossi, country manager di Eset Italia… con un PB in maratona di 2:38’
La corsa cosa può fare in un’azienda?
«Come in tutti gli sport autentici, anche la corsa è fatta di passione, coraggio e integrità, valori che ho ritrovato all’interno del profilo corporate di Eset. Ogni vero sportivo deve avere coraggio e l’integrità è qualcosa che dovrebbe essere fondamentale tanto nello sport quanto sul lavoro; senza passione, poi, la classica domanda “Chi me lo fa fare?” non trova una risposta» ci racconta in apertura di articolo Fabio Buccigrossi.
Perché avete scelto Giovanna Epis?
«La sua carriera da maratoneta ha vissuto una sorta di vita parallela alla nostra. Eset Italia l’abbiamo disegnata passo dopo passo, da quando ho aperto la filiale quattro anni fa, all’attuale organico di 34 persone.In quattro anni siamo riusciti a far crescere il gruppo e il gruppo cresce perché il business cresce, certo, ma il modello è un po’ quello dell’allenamento, cioè del lavoro strutturato e della passione per la fatica. In Giovanna ho visto una persona umile e modesta, con un approccio strutturato all’allenamento, che procede per obiettivi e che conosce bene i propri limiti» prosegue Buccigrossi, a proposito della collaborazione con l’attuale numero uno della maratona azzurra.
Corri con Eset
«Il nostro claim “Corri con Eset” è come dire ai nostri partner “lavora con noi e sviluppa”. Io stesso ragiono da maratoneta anche al lavoro. Per me l’anno fiscale è composto di quattro “quarter” (bilanci trimestrali, ndr) e il “Q3”, cioè il terzo trimestre, lo vivo come una sorta di 35° km della maratona: pensi di essere arrivato, ma l’ultimo quarter sai che è il più difficile» aggiunge Buccigrossi, prima di descriverci i segreti del successo aziendale, basato anche sulla ricerca di persone che possano ispirare, come l’allenatore Giorgio Rondelli.
«Di Giorgio ammiro soprattutto la capacità di gestire il team, di porsi come un leader e un mentore, che è quello che tutti dobbiamo cercare di essere. Giorgio è capace di gestire persone di carattere e questo è l’aspetto che maggiormente mi colpisce, più del fatto che forse il più bravo tecnico in Italia» conferma Buccigrossi, passando poi a raccontarci come vede il futuro di Giovanna Epis come atleta e come professionista a 360°.
Nota: Questo testo rappresenta una sintesi del servizio “Ambassador di valori”, di Daniele Menarini, pubblicato su Correre n. 462, aprile 202, alle pagine 60-62.