Una buona tecnica può giocare un’enorme differenza non solo in questione di performance, ma anche sul vostro personale rapporto con la corsa e soprattutto è un importante strumento di prevenzione degli infortuni. La domanda nasce quindi spontanea: come si può migliorare la tecnica di corsa?
Oggi vi presentiamo uno degli esercizi più sottovalutati nell’acquisizione e nel miglioramento della corretta tecnica di corsa che gioca un ruolo fondamentale nello schema motorio del running, ossia l’esercizio della gamba di richiamo, quella dietro alla gamba in appoggio. È grazie al suo movimento che riusciamo a sfruttare al meglio la gravità, a metterci nella condizione posturale ottimale e correre in modo efficace ed efficiente. Al contrario, se non padroneggiamo questo movimento, difficilmente potremmo correre bene tecnicamente.
Lavorare sulla gamba di richiamo, quindi, vi permetterà di non solo di migliorare la tecnica di corsa ma di migliorare a 360 gradi con effetti immediati e positivi su postura e appoggio.
La gamba di richiamo è l’esercizio più indicato tra quelli funzionali alla corsa per impiegare al meglio e rendere reattivi gli ischiocrurali, muscolatura che nella corsa svolge un compito di primaria importanza, anche se spesso i corridori non riescono a sfruttarne il vero potenziale. Infatti, grazie a questi muscoli, quelli dietro la coscia per intenderci, il nostro corpo è in grado di richiamare, ossia recuperare, la gamba in fase di volo. Se questo movimento avviene correttamente, il corridore si troverà in una posizione efficace a livello posturale per combattere al meglio la gravità e mettere il corpo nella condizione di utilizzare la propria anatomia in modo ottimale.
Al contrario, se questo non succede, il corridore si ritroverà in overstriding, classico errore con conseguenze spiacevoli a livello sia di infortuni sia di performance. Quindi non solo ci troveremo in una posizione scorretta, ma non metteremo il corpo nella condizione di sfruttare le strutture adibite a questa fase della corsa, quella di appoggio, nel modo corretto. E all’overstriding, poi, seguiranno problemi di appoggio, postura e relax.
