Doping – Mezze e mazzate: lo strano caso Cannas e la nostra poca voglia di capire

Doping – Mezze e mazzate: lo strano caso Cannas e la nostra poca voglia di capire

19 Maggio, 2014

Basta mettere Buprenorfina-Norbuprenorfina nel motore di ricerca e verrà fuori Temgesic, un farmaco utilizzato nel dolore cronico soprattutto nel paziente oncologico e dai tossicomani come surrogato dell’eroina. Tutto il contrario del concetto di doping, che serve a potenziare l’organismo, non a stordirlo  

Il fatto La settimana scorsa il Coni ha comunicato che, “A seguito degli esami eseguiti dal Laboratorio di Roma, è stato accertato un caso di positività. Nel primo campione analizzato, è stata rilevata la presenza di Buprenorfina-Norbuprenorfina per Paolo Cannas, tesserato della Federazione Italiana di Atletica Leggera, al controllo in competizione disposto il 27 aprile 2014 a Domus De Maria-Chia (Cagliari), dalla Fidal, in occasione dei Campionati italiani di mezza maratona.

La riflessione Quando queste notizie rimbalzano sulla home di Facebook le indignazioni da dopo cena partono in automatico a decine, centinaia, forse migliaia. Questo genere di news diventa virale nell’ambiente. Quando è un amatore a essere trovato positivo si aggiunge lo scherno, le offese sono sempre più pesanti rispetto a quando succede a un top runner. C’ è una logica che io in parte condivido: ma come si permette un povero pirla da 1 ora e 15 in mezza maratona di usare scorciatoie inutili, inutili in quanto comunque si rimane a livelli mediocri, lontanissimo dal professionismo? Tutto sensato, è vero, in questi casi si cade nel ridicolo, ma come sempre nessuno, o quasi nessuno, ha voglia di capire davvero, di chiedere spiegazioni, tutti in trincea a sparare, più la spari grossa più ti senti “pulito”.

Però in questo caso l’episodio ha aspetti davvero incomprensibili.

Basta mettere Buprenorfina- Norbuprenorfina  nel motore di ricerca e verrà fuori Temgesic, un farmaco utilizzato nel dolore cronico soprattutto nel paziente oncologico e utilizzato anche dai tossicomani come surrogato dell’eroina, qualcosa di simile alla morfina, roba assolutamente fuori luogo anche per lenire le infiammazioni, o per alzare la soglia del dolore, come potrebbe fare un banale cortisonico, non servirebbe neanche alla deambulazione di un ultramaratoneta “cotto” e devastato dagli acciacchi, che non vuole arrendersi. Si tratta di una sostanza che stroncherebbe un cavallo, in genere dà vomito, è un sedativo potentissimo, come non bastasse deprime la respirazione, quindi non è “truffa sportiva”, nessun avversario dovrebbe sentirsi defraudato di qualcosa, anzi, il doping serve ai malintenzionati per potenziare l’organismo, non a debilitarlo. Sembrerebbe una sorta di doping al contrario, una vicenda stranissima, anche perché l’atleta ha comunque corso a 1 ora e 15 una mezza nonostante quasta mazzata…