Come riportato oggi su Gazzetta dello Sport, aggiornamenti sull’ultimo presunto caso di doping che ha investito il mondo dell’atletica professionistica.
Nella giornata di ieri è stato arrestato per possesso di EPO, steroidi e una sessantina di siringhe usate l’allenatore somalo Jema Aden, leader di un team di fenomeni tra cui spicca il nome della primatista del mondo dei 1.500 m Genzebe Dibaba, autrice di uno stratosferico 3’50”07 la scorsa estate a Monaco.
Oltre alla gazzella etiope, il tecnico somalo si occupa o si è occupato della preparazione della mezzofondista francese Laila Traby (con in archivio una squalifica per EPO), dell’ex marocchino Hamza Driouch (primo ai Mondiali Juniores di Barcellona 2012 e poi squalificato per irregolarità nel passaporto biologico, a soli 17 anni), del 400ista del Qatar Abdalelah Haroun, degli 800isti sudanesi Abubaker Kaki e Ahmed Ismael (secondo a Pechino 2008), del 1500ista algerino Taoufik Makhloufi (primo a Londra 2012), del 1500ista gibutiano Ayanleh Souleiman (primo a Mosca 2013).
Nella retata presso l’albergo Arrahona di Sedebell, località a una trentina di km da Barcellona dove il gruppo è solito allenarsi durante il periodo di competizioni in Europa, è stato ì fermato anche un massaggiatore marocchino che collaborava con Aden. L’arresto da parte della polizia spagnola è avvenuto nell’ambito di un’inchiesta sul traffico di sostanze dopanti, in collaborazione con la Iaaf e l’Aepsad, l’agenzia antidoping nazionale, che hanno effettuato controlli su 28 dei 30 atleti presenti.
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Arrestato per doping Jama Aden, allenatore di Genzebe Dibaba. Una trentina di atleti sono sottoposti a controlli antidoping nell’hotel Arrahona di Sabadell (Barcelona).
Secondo fonti della stampa spagnola nell’abitazione dell’allenatore la polizia avrebbe sequestrato Epo. Fermato anche un fisioterapista.