Quasi una tradizione consolidata. La Stramilano spunta ad ogni inizio primavera. Lo è anche per l’edizione di domenica che vedrà coinvolti oltre ai cosiddetti 50.000 della non competitiva sui 10km, quella per i bambini e i meno preparati nella Stramilanina e anche 6000 concorrenti nella mezza maratona classica che prenderà il via alle 11.
Numeri che possono fare sorridere a dispetto della mezza di Lisbona (partiti 40.000) oppure ai risultati tecnici di quanto è stata in grado di fornire la mezza di New York, sempre una settimana fa. Ma non fa nulla, siamo in Italia il paese dove vengono organizzate un numero di maratone e di mezze che non ha eguali, considerando il movimento e anche il numero degli abitanti. Inutile stare a discutere ciò. Il problema è che quest’anno, tanto per cambiare mancano gli italiani, tra una settimana il calendario mondiale mette in scadenza la mezza iridata di Copenhagen e gli azzurri debbono mantenere le forze per questo impegno.
Allora la Stramilano, madre di tutte le corse su strada del dopoguerra, non ci fosse stata la Stramilano che d’accordo aveva copiato una non competitiva di 42 km, ma ha avuto dalla sua continuità passione e numeri travolgenti e nonostante le sue 43 primavere (39 per l’agonistica vinta per la prima volta dall’indio colombiano Victor Mora) regge bene l’urto di altre competizioni analoghe.
Veniamo ai protagonisti di domenica cominciamo da Kiprop Limo vincitore dell’ultima edizione, poi i connazionali Kemoi e Lokomwa quest’ultimo terzo classificato alla Cinque Mulini. Per i nostri colori da seguire Yassine Rachik marocchino in attesa di avere cittadinanza italiana.
Forse più interessante la gara femminile, la novità è costituita da un paio di cinesi che fa arrivare direttamente dall’Impero celeste Renato Canova che è divenuto responsabile del mezzofondo cinese. Si tratta di Li Zhenzu e di Jaiang Xiaoli, sconosciute ai più, sulle quali, ovvio non spendiamo giudizio. Lo si può, invece, spendere, per Hellen Jepkurgat, keniana, seconda lo scorso anno e seconda alle spalle di Veronica Inglese ai societari di cross di Nove (VI) il 9 marzo. Ci sono anche delle etiopi di buon valore come Tonijt Biruk e Deressa Kumeshi, oltre alle nostre Ivana Iozzia, campionessa italiana in carica di maratona e Claudia Pinna.
Il via per i cosiddetti big alle 11 da Piazza Castello, l’arrivo all’Arena Civica. Particolare non indifferente domenica si corre anche la celeberrima Milano Sanremo, la classica di primavera del ciclismo. I corridori muoveranno da Piazza Castello. Voi pensate che l’Amministrazione abbia chiuso la città al traffico per alcune ore? Manco per idea. Complimenti!