Taglia grassi, taglia fame, taglia calorie. Queste le promesse di molti integratori che troveremo sui banconi delle farmacie da ora fino all’estate. A giudicare dai dati di vendita (un integratore su dieci viene acquistato col solo scopo di perdere peso) molti credono a queste promesse.
Su Correre di gennaio impariamo insieme alla nutrizionista Lyda Bottino a capire se sono efficati e soprattutto se sono sicuri.L’indicazione è leggere bene l’etichetta e capire di cosa si tratta. Ecco alcuni indizi partendo semplicemente dagli ingredienti:
Fibre vegetali, utilizzate per gonfiare lo stomaco e dare sazietà. Il loro effetto è stato dimostrato solo associato a un regime dimagrante, cioè non fanno perdere peso. Evitano solo, in piccola misura, di sentire i morsi della fame compagni delle diete ipocaloriche. L’effetto finale, dopo una piccola iniziale perdita di peso (spesso solo di muscolo e acqua) è un inesorabile aumento di grasso.
Caffeina, contenuta in guaranà, tè verde, maté, cola. Stimola in modo transitorio il metabolismo e favorisce la lipolisi. Ma genera anche ipertensione, gastrite e irritabilità.
Tè verde. Oltre alla caffeina, contiene catechine (polifenoli) che stimolano l’ossidazione dei grassi e aumentano la sensibilità insulinica.
Pompelmo, noto per la sua azione digestiva, disinfettante e depurativa, è spesso utilizzato nelle diete ipocaloriche come succo e integratore. In realtà la sua azione dimagrante non è mai stata dimostrata.
Sinefrina, estratta dal frutto citrus aurantium (arancia amara) stimola il sistema nervoso simpatico. É considerata un taglia fame con azione dubbia e pericolosa. In particolare se associata a caffeina, può dare problemi cardiovascolari.
In alcuni integratori trovate addirittura composti brevettati di cui è impossibile conoscere la composizione esatta e quindi la loro efficacia e la pericolosità.
Integrare può servire per aggiungere alla nostra alimentazione impoverita alcuni nutrienti che facciamo fatica a procurarci con il cibo quotidiano. In particolare questa può essere un’esigenza molto sentita dagli sportivi, che di questi nutrienti hanno un elevato turnover.
L’integrazione come scorciatoia verso il dimagrimento, invece, non può trovarci in alcun modo d’accordo. Solo uno stile di vita che comprenda nel quotidiano pratica sportiva e sana alimentazione (con un pizzico di serenità e ottimismo) può mantenerci a lungo sani, magri e con buone prestazioni sportive.