Oslo ha celebrato i tradizionali Bislett Games nel tempio del Bislett Stadium, storico impianto dove sono stati battuti 65 record del mondo. Il Dream Mile ha concluso come da tradizione la settima tappa della IAAF Diamond League.
Il miglio femminile, novità dell’edizione di quest’anno, ha visto imporsi la leader mondiale stagionale dei 1500 Faith Kipyegon, che si è imposta in 4’18”60 anche se ha dovuto faticare per respingere l’attacco sul rettilineo finale della giovane britannica Laura Muir, che dopo la vittoria della passata edizione sui 1500m ha concluso seconda con un ottimo 4’19”02.
Asbel Kiprop ha vinto il Dream Mile per la quinta volta in carriera in 3’51”48 precedendo Elijah Manangoi (3’52”04 primato personale), il campione olimpico Taoufik Makloufi (3’52”24) e Nick Willis (3’52”26). Hagos Gebrehiwet ha vinto un 5000 metri maschile tutto di marca etiope in 13’07”70 grazie ad un ultimo giro in 53”9 superando il vincitore delle tappe di Shanghai e Eugene Muktar Edris (13’08”11) e il diciannovenne Yomif Kejelcha (13’08”34).
Hyvin Kyeng ha dominato i 3000 siepi donne correndo in 9’09”57 con nove secondi di vantaggio su Sofia Assefa. Da sottolineare anche il 3’42”44 del quindicenne Jacob Ingebritsen (fratellino del campione europeo 2012 Henrik Ingebritsen) nei 1500 metri in una gara del pre-programma del meeting.
Per l’Italia erano in gara Alessia Trost (settima nell’alto donne con 1.80 nella gara vinta da Ruth Beitia con 1.90 in una giornata climaticamente difficile con una temperatura di 14°C) e Libania Grenot, sesta nei 400m in 52”03 alle spalle della vincitrice Stephanie Ann McPherson (51”04).
Le stelle della serata norvegese sono state Dafne Schippers, vincitrice sui 200m in 21”93 (un centesimo meglio rispetto al record del meeting detenuto da Gwen Torrence dal 1994) e Thomas Rohler, primo nel giavellotto con un formidabile lancio da 89.30m. Tra gli altri risultati da ricordare anche il 22.01 di Joe Kovacs e il 21.14 di Konrad Bukowiecki (record mondiale juniores) nel peso, il 12”56 di Brianna Rollins nei 100 ostacoli, il 10”07 di André De Grasse nei 100m e il 5.80 di Renaud Lavillenie nell’asta.