Diamond League a New York: Rudisha torna a vincere, Bondarenko e Barshim a 2,42

Diamond League a New York: Rudisha torna a vincere, Bondarenko e Barshim a 2,42

16 Giugno, 2014

La Diamond League ha regalato una serata pirotecnica che passerà alla storia per il doppio 2,42 m di Bohdan Bondarenko e diMutaz Barshim nell’ennesima gara memorabile di salto in lato

In un pomeriggio americano di sole e caldo dopo l’abbondante pioggia della passata edizione. il meeting disputato all’Icahn Stadium di Randall’s Island vicino a Manhattan David Rudisha è tornato a sorridere dopo tanti mesi difficili vincendo gli 800 metri in 1’44”63. Buona la prova di Margherita Magnani che batte il personale nei 3000 metri all’aperto con 8’67”14 nella gara vinta da Mercy Cherono. Abeba Aregawi ha battuto a fatica la diciassettenne Seyaum, vice campionessa mondiale under 18 dei 1500 metri.

ha regalato altre quattro migliori prestazioni mondiali dell’anno di Warren Weir sui 200 metri (19”82), Fabiana Murer nell’asta con 4.80 e la giavellottista Linda Stahl con 67.32.

800 metri maschili: IL RITORNO ALLA VITTORIA DI RUDISHA:

A New York  il campione olimpico e mondiale David Rudisha aveva vinto due anni fa con il miglior tempo mai registrato sul suolo statunitense di 1’41”74 ma lo scorso anno si infortunò al ginocchio dopo il successo in 1’45”14 sotto la pioggia.

Rudisha era alla seconda gara stagionale al rientro dopo un anno tribolato ed tornato alla grande vincendo in 1’44”63 con un buon allungo sul rettilineo finale. Una prestazione incoraggiante per uno dei campioni più amati dell’atletica che sta cercando di ritrovare la condizione di forma migliore.

Al secondo posto ha sorpreso l’irlandese Mark English che ha conquistato il secondo posto in 1’45”03 precedendo il finalista olimpico statunitense Duane Solomon (1’45”13)

“La gara è andata molto bene. Il vento ha dato fastidio ma il pubblico è stato straordinario”, ha detto Rudisha.

1500 metri femminili: DIETRO LA AREGAWI SI RIVELA LA GIOVANE SEYAUM: La campionessa del mondo indoor e outdoor Abeba Aregawi ha vinto per il secondo anno consecutivo a New York in 4’00”13 ma alle sue spalle si rivela la giovane promessa del futuro Dawit Seyaum che si conferma con 4’00”66 dopo il clamoroso 3’59”61 di Marrakesh. Seyaum ha vinto l’anno scorso la medaglia d’argento ai Mondiali Under 18 di Donetsk sui 1500 metri. Il tempo di Aregawi ha migliorato il record del meeting realizzato nel 2010 dalla campionessa olimpica di Pechino Nancy Langat con 4’01”60.  La campionessa del mondo di Daegu e vice iridata di Mosca Jennifer Simpson si  è classificata terza

3000 siepi femminili: ASSEFA BISSA EUGENE: L’etiope Sofia Assefa ha bissato il successo del meeting di Eugene conquistando anche la gara della Grande Mela in 9’18”58 che migliora il precedente record del meeting detenuto dalla campionessa del mondo Milcah Chemos con 9’27”29 nel 2011.

La campionessa del mondo di Daegu e vice iridata di Mosca Jennifer Simpson è la prima delle statunitensi in terza in 4’02”54 precedendo la medaglia di bronzo di Berlino 2009 Shannon Rowbury (4’03”36).

3000 metri: VITTORIA DI CHERONO- RECORD PERSONALE ALL’APERTO DI MARGHERITA MAGNANI: La vice campionessa mondiale di Mosca dei 5000 metri Mercy Cherono ha si è imposta in 8’39”84 davanti alla keniana Betsy Saina (8’40”65) e a Kalkidan Gezahegne, ex etiope che ora gareggia per il Barhein che ha fermato il cronometro in 8’42”54. Margherita Magnani ha fatto la sua gara in fondo al gruppo nella prima parte della gara impostata su un’andatura molto sostenuta ad un ritmo da 8’30”. La ventiseienne cesenate ha tagliato il traguardo in 8’57”47 stabilendo il suo record all’aperto, anche se a livello indoor ha corso ancora più forte in occasione dei Millrose Games dello scorso Febbraio con 8’51”81. New York ha portato ancora una volta fortuna alla romagnola che in questa città ha disputato anche la famosa corsa del miglio della Quinta Strada.

3000 siepi: ASSEFA BISSA IL SUCCESSO DI EUGENE: L’etiope Sofia Assefa si è confermata la migliore siepista di questa stagione bissando il successo di Eugene con il nuovo record del meeting di 9’18”58. Secondo posto per la keniana Purity Kirui in 9’23”43 davanti alla vice campionessa del mondo Lydia Chepkurui (9’27”42)

DUE UOMINI OLTRE i 2.42 PER LA PRIMA VOLTA NELLA STESSA GARA NEL SALTO IN ALTO MASCHILE

Il risultato clou del meeting dell’Icahn Stadium è arrivato ancora una volta dal salto in alto maschile, vera gara copertina della Diamond League 2014. Sia il campione del mondo outdoor Bohdan Bondarenko che l’iridato indoor Mutaz Barshim hanno superato entrambi 2.40 alla seconda prova e 2.42 alla prima ma la vittoria è andata all’ucraino perché Barshim ha commesso due errori alla quota precedente di 2.35 che Bondarenko ha superato al primo colpo. Successivamente Barshim ha superato 2.38 alla prima mentre Bondarenko ha scelto di passare questa quota scegliendo di risparmiare energie preziose per la quota di 2.40m. Barshim ha sbagliato la prima prova a 2.40 così come Bondarenko. Il giovane qatariota ha valicato l’asticella a 2.40 alla seconda prova mettendo pressione sull’ucraino che ha saputo rispondere prontamente. Entrambi sono poi saliti alla prima prova. Barshim ha tentato la prima prova a 2.44. Bondarenko ha scelto di far mettere l’asticella a 2.46. Barshim è andato più vicino alla grande impresa abbattendo l’asticella posta a 2.46 con i talloni.

Con 2.42 Bondarenko ha eguagliato il record europeo detenuto dal 1987 dallo svedese Patrick Sjoberg. Barshim ha migliorato di un centimetro il record asiatico stabilito settimana scorsa al Golden Gala. Per entrambi si tratta anche della seconda misura della storia all’aperto a 3 centimetri da Javier Sotomayor. Inoltre hanno battuto il record su suolo statunitense, il record del meeting e quello della Diamond League detenuto in comproprietà da Bondarenko, Barshim e Ukhov con 2.41m. Per la prima volta in una gara all’aperto due altisti sono riusciti a superare i 2.42 nella stessa gara.

Sia Bondarenko che Barshim hanno attaccato senza successo il record di Javier Sotomayor che resiste dal 1993 ma che potrebbe essere minacciato nelle prossime gare a partire dai prossimi appuntamenti di Losanna e Montecarlo.

Era dal Giugno 1994 quando Sotomayor superò 2.42 a Siviglia che non si saliva così in alto. Solo il grande cubano ha superato più in alto di Bondarenko e Barshim in quattro occasioni.

Ottimo anche l’ucraino Andriy Protsenko che superando 2.35 al terzo tentativo ha stabilito il suo record personale outdoor (anche se a livello indoor ha superato 2.36 ai Mondiali Indoor di Sopot).

L’azzurro Marco Fassinotti ha centrato 2.20 e 2.25 al primo tentativo prima di sbagliare tre tentativi a 2.29, un centimetro in più rispetto al record personale stabilito a Pescara nel 2010 e a Bedford a inizio Giugno.

“E’ stata la più grande gara di sempre. Il salto in alto sta vivendo un momento d’oro. Tutti seguono con passione l salto in alto e questo è molto positivo per la nostra specialità. E’ stata una grande emozione gareggiare davanti ad un pubblico fantastico che continuava ad incitarci. Il salto in alto è come una gara di scacchi. Non è mai facile prevedere il vincitore. Ho scelto di saltare molto usando i primi salti come riscaldamento. Per battere il record del mondo tutto deve funzionare alla perfezione. E’ difficile prevedere quando avverrà ma sono convinto che potrà cadere quest’anno”, ha detto Barshim

“Il pubblico è stato fantastico. E’ stata la mia migliore gara. Volevo vincere con un grande risultato. Penso che alla fine avevo più energie avendo saltato di meno e questa strategia ha pagato alla fine. Tutti parlano di record del mondo ma è difficile prevedere quando succederà”, ha detto a caldo Bondarenko

Il meeting della Grande Mela è stato nobilitato da cinque migliori prestazioni mondiali dell’anno. Oltre alla fantastica gara di salto in alto, sono da registrare il 19”82 di Warren Weir sui 200 metri, il 48”03 di Javier Culson sui 400 ostacoli, il 4.80 di Fabiana Murer nell’asta, il 67.32 di Linda Stahl nel giavellotto

Lancio del giavellotto femminile: STAHL REALIZZA LA MIGLIORE PRESTAZIONE MONDIALE DELL’ANNO: La tedesca Linda Stahl, campionessa europea del giavellotto con una laurea in medicina in tasca, ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno con 67.32m al terzo tentativo superando il limite stagionale dell’australiana Kimberlyn Mickle che guidava le liste mondiali stagionali con 66.83 a fine Marzo a Melbourne. Stahl ha superato l’altra australiana Kathryn Mitchell che guidava con 66.08 al secondo tentativo. La lettone Madera Palameika ha stabilito il record nazionale con 64.86m.

Salto con l’asta femminile: MURER 4.80: La campionessa del mondo Fabiana Murer ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno con 4.80, una misura che non riusciva più a superare da tre anni quando conquistò il titolo mondiale a Daegu. “Dopo Daegu ho avuto alcuni infortuni. Oggi sono riuscita ad esprimermi al meglio grazie anche ad ottime condizioni climatiche”, ha detto la trentatreenne brasiliana

200 metri maschili: DUE GIAMAICANI SOTTO i 20 SECONDI: Warren Weir ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno con 19”82 trascinando sotto il muro dei 20 secondi il connazionale Nickel Ashmeade che ha migliorato il suo record stagionale con 19”95 per la gioia del folto pubblico giamaicano presente a New York. Ottimo anche il vincitore del Golden Gala Alonso Edward che ha avvicinato il suo record stagionale con 20”06 precedendo un buon Wallace Spearmon, anche lui sceso sotto il suo record stagionale con 20”19

400 ostacoli: MIGLIORE PRESTAZIONE MONDIALE DELL’ANNO DI CULSON: Il portoricano Javier Culson, due volte argento ai Mondiali e bronzo olimpico a Londra, ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno con 48”03 battendo tre atleti in grado di battere il loro primato stagionale: il vice campione mondiale e leader della Diamond Race 2014 Michael Tinsley, secondo con 48”56, il sudafricano Cornel Fredericks, terzo in 48”58 e l’intramontabile campione olimpico di Atene e Londra Felix Sanchez, quarto con 49”09.

Lancio del peso: CINQUANTESIMA VITTORIA CONSECUTIVA DI VALERIE ADAMS: Valerie Adams ha incrementato la sua striscia vincente vincendo la sua cinquantesima gara consecutiva dall’Agosto 2010 con la misura di 19.68 ma la vittoria è stata tutt’altro che facile perché la figlia d’arte statunitense Michelle Carte si era portata in testa con il suo record stagionale di 19.51 al primo tentativo.  La fuoriclasse neozelandese ha scavalcato la statunitense di un centimetro alla terza prova prima di ottenere la sua misura vincente di 19.68 nel tentativo successivo.

Lancio del disco: SUPER HARTING 68.24: Il campione mondiale e olimpico Robert Harting ha battuto per la seconda volta in nove giorni sull’eterno rivale polacco Piotr Malachowski vincendo con un eccellente 68.24 all’ultimo tentativo. Il vice campione olimpico di Londra Ehsan Hadadi si è portato in testa con un lancio di 65.23m al secondo tentativo ma Harting ha risposto prontamente con 66.49 sempre alla seconda prova. prima di incrementare il suo vantaggio con 67.02 nel round successivo. All’ultimo tentativo il gigante tedesco ha migliorato il record del meeting con 68.24 cancellando il 66.84 stabilito dallo statunitense Jarred Rome nell’edizione del 2007. Il primatista stagionale Malachowski, che ha battuto Harting con 69.28 a Halle in Germania a metà Maggio, si è dovuto accontentare ancora del secondo posto come a Roma con un miglior lancio di 65.45.

100 metri maschili: CARTER 10”09 CONTROVENTO: Il pubblico giamaicano ha festeggiato il successo del  due volte campione olimpico della staffetta 4×100 Nesta Carter in 10”09 sul connazionale Yohan Blake in 10”09 con un forte vento contrario di -1.9 m/s. Kleston Bledman si classifica terzo in 10”23 a due centesimi da Blake

100 ostacoli: HARRISON SUPERA DI UN CENTESIMO DI SECONDO: Come da previsioni gli Stati Uniti hanno dominato ancora una volta la specialità con Queen Harrison vincitrice per un centesimo di secondo sulla campionessa olimpica di Pechino Dawn Harper Nelson in un eccellente 12”62. Grande ritorno della due volte campionessa mondiale indoor Lolo Jones che, dopo l’esperienza nel bob alle Olimpiadi Invernali di Sochi, ha mancato il suo record stagionale di tre centesimi di secondo con 12”77 precedendo la francese Cindy Billaud di otto centesimi.

400 metri maschili: MERRITT BATTE LA RIVELAZIONE SUDAFRICANA VAN NIEKERK: Lashawn Merritt ha bissato il successo di Roma vincendo in 44”19 ma deve faticare per battere il giovane sudafricano Wayde Van Niekerk che ha demolito il suo fresco record personale con un eccellente 44”38. Con il 44”19 nella Grande Mela Merritt ha battuto il record del meeting di Xavier Carter che corse in 44”70 nel 2008. Ottimo anche il pluri- medagliato bahamense Chris Brown che a 35 anni ha fatto registrare un eccellente 44”61. Merritt sarà in gara Martedì sera a Ostrava.

100 metri: TRIS DI BOWIE: La statunitense Tori Bowie ha conquistato il suo terzo successo in Diamond League nel giro di 15 giorni dopo i 200 di Eugene e i 100 di Roma. Bowie, ottima specialista del salto in lungo, ha fermato il cronometro in 11”07 mancando di due centesimi di secondo il suo record stabilito in occasione del Golden Gala. Secondo e terzo posto per le giamaicane Samantha Henry Robinson (11”13) e Shillione Calvert (11”15). Bowie guida ora la Diamond Race con otto punti.

Salto in lungo: HENDERSON BATTE TAYLOR CON 8.33: Jeff Henderson ha conquistato il successo con 8.33 davanti al campione olimpico del triplo Chritsian Taylor che supera gli 8 metri con 8.06m. Per Henderson si tratta del nuovo record del meeting che era detenuto da due anni dall’australiano Mitchell Watt con 8.18.

200 femminili: NUOVO SUCCESSO DI BARTOLETTA: Tianna Bartoletta vince i 200 di New York in 22”68 solo tre giorni dopo il successo nel lungo di Oslo con il primato personale di 7.02m.

400 metri: TERZO TEMPO DELL’ANNO DI McCORORY: La campionessa mondiale indoor Francena McCorory ha stabilito la terza migliore prestazione mondiale dell’anno con 50”15 battendo di oltre un secondo Stephanie McPherson (51”20).