Il ventiquattrenne keniano Daniel Wanjiru ha conquistato il successo alla TCS Maratona di Amsterdam stabilendo il record del percorso con un ottimo 2h05’21” al termine di una gara di ottimo livello che ha visto altri tre atleti scendere sotto la barriera delle 2h06’. Si tratta della seconda migliore maratona dell’anno in termini di densità di risultati dopo Dubai dove cinque atleti scesero sotto la barriera delle 2h06’. Ben dieci atleti sono stati in grado di correre sotto le 2h08’ in buone condizioni atmosferiche. Il precedente record della gara era detenuto da Wilson Chebet con 2h05’36” nel 2013.
Wanjiru ha migliorato di tre minuti il record personale di 2h08’15” stabilito in occasione del settimo posto al debutto in maratona a Francoforte nel 2014. Prima di Amsterdam 2016 Wanjuru vantava due vittorie alla mezza maratona di Praga. In questa stagione aveva migliorato i record personali sui 10000 metri e nella mezza maratona correndo rispettivamente in 27’43” e in 59’20” (stabilito in occasione dell’ultimo successo a Praga).
Sammy Kitwara (il più veloce tra i partenti con un record personale di 2h04’48” stabilito a Chicago nel 2014) si è piazzato al secondo posto in 2h05:45 precedendo di due secondi Marius Kimutai (miglioratosi di tre minuti rispetto al record personale con 2h05’47”) e di nove secondi Laban Korir (2h05’54”). La prestazione di Wanjiru si colloca al decimo posto delle liste mondiali stagionali.
Il Kenya ha monopolizzato le prime otto posizioni della gara maschile. Il vincitore della passata edizione Bernard Kipyego non è andato oltre l’ottavo posto pur fermando il cronometro in un ottimo 2h06’45”. Chebet, soprannominato “Mr. Amsterdam” per i tre successi consecutivi dal 2011 al 2013, ha tagliato il traguardo in dodicesima posizione in 2h08’19”.
In una mattinata soleggiata ma ventosa con una temperatura di 12° C il gruppo di testa comprendente 18 atleti tra i quali Wanjiru, Kitwara e Kimutai è transitato in 29’46”. Kitwara e Geoffrey Kirui sono passati al comando della gara insieme a altri dodici atleti al 21 km in 1h03’18”.
Dopo il passaggio ai 30 km in 1h29’44” Kitwara, Kirui e il ventiduenne etiope Mule Wasihun hanno incrementato il ritmo prendendo la testa della corsa con una ventina di metri di vantaggio su Wanjiru.
Kirui ha iniziato a spingere e il primo a cedere terreno è stato Wasihun intorno al 35 km. Al comando sono rimasti a giocarsi la vittoria finale Wanjiru, Kitwara e Kirui. Al 39 km Wanjiru ha piazzato l’accelerazione decisiva.
Wanjiru ha tagliato il traguardo all’interno dello Stadio Olimpico di Amsterdam (teatro degli ultimi Europei di atletica) in 2h05’21” grazie ad una seconda metà gara cronometrata in 62’03” (frazione più veloce rispetto alla prima metà gara).
“Al 30 km mi sono sentito bene e ho capito di poter tenere il ritmo dei migliori. Intorno al 35 km ho ridotto lo svantaggio nei confronti del terzetto di testa e ho capito di avere delle chance di vincere. Mi sono preparato bene per questa gara e le condizioni meteo erano perfette. Sapevo di valere questa prestazione cronometrica. Mi aspettavo di battere il mio record. E’ la mia prima vittoria in una grande maratona. Voglio tornare a Amsterdam e difendere il mio titolo l’anno prossimo”, ha dichiarato Wanjiru.
La trentunenne etiope Meselesh Melkamu si è imposta nella gara femminile in 2h23’21” precedendo la connazionale Abebech Afework (2h24’27”). Melkamu, argento ai Mondiali di Berlino 2009 e sesta nelle liste all-time con 29’53”80 sui 10000 metri, si è aggiudicata la seconda maratona stagionale dopo il successo dello scorso Aprile ad Amburgo. Lo scorso Gennaio si è piazzata al terzo posto a Dubai in 2h22’29”. Melkamu vinse la prima maratona della sua carriera nel 2012 a Francoforte in 2h21’01”. La gara femminile ha visto Melkamu prendere il comando insieme alle connazionali Abebech Afework e Meseret Hailu (primatista della gara con 2h21’09” nell’edizione del 2012), alla vincitrice della maratona di Londra 2013 Priscah Jeptoo e a Eunice Chumba del Barhein. Il gruppo di testa è transitato al 10 km in 33’45”, al 15 km in 50’37” e alla mezza maratona in 1h11’11”.
Nella seconda metà gara sono rimaste al comando Melkamu, Chumba e Afework con un vantaggio di 5 secondi su Hailu e di 10 secondi su Jeptoo. Dopo il 30 km Melkamu ha piazzato l’allungo decisivo di fronte al quale nessun’altra atleta è riuscita a rispondere. Melkamu ha tagliato il traguardo in 2h23’40”. Chumba ha concluso in terza posizione in 2h25’00” migliorando di oltre sei minuti il precedente record personale (2h31’13”). Più staccata Priscah Jeptoo ha concluso la sua fatica in quarta posizione con il tempo di 2h25’57” davanti a Meseret Hailu (2h27’50”).
“E’ stata una gara dura a causa del vento lungo il percorso. Sono contenta di aver vinto anche se non è stato possibile correre più velocemente”, ha detto Melkamu.