Su Correre di dicembre abbiamo iniziato a esaminare i molti punti in comune tra corsa in natura e scialpinisimo. Nel numero di gennaio proseguiamo l’analisi grazie alle parole di due noti trailer che amano molto anche i percorsi invernali in montagna.
Per trasmettere al meglio il messaggio del transfert esistente tra trail e scialpinismo, Fulvio Massa ha posto qualche domanda a Simona Morbelli e Giulio Ornati, due noti atleti della nazionale italiana di trail running che amano percorrere le montagne anche d’inverno con gli sci ai piedi. Ecco un breve estratto della chiacchierata. Su Correre di gennaio l’intervista completa.
Il trail running e lo scialpinismo sono due discipline differenti ma che per molti versi si somigliano. Secondo la vostra esperienza quali sono i legami tra questi due sport?
Simona Morbelli: «Il trail è corsa in natura e anche nello scialpinismo si è immersi in essa. Nella corsa si respirano gli odori delle differenti stagioni, si intravedono animali selvatici e il silenzio diventa il rumore che accompagna per ore. Con lo scialpinismo si respira l’odore della neve, che spesso cade dolcemente sul viso mentre si sale, nel silenzio. Entrambe le discipline formano muscolarmente e aumentano la capacità polmonare, si possono praticare per passione senza velleità oppure con le gare. Potrei continuare, ma secondo me ne abbiamo abbastanza per affermare che vi sono forti legami».
Giulio Ornati: «Secondo me ci sono almeno tre punti in comune: montagna, fatica, divertimento. Entrambi gli sport consentono di vivere la montagna in stagioni diverse, facendo fatica e divertendosi. Per me è abbastanza automatico che quando arriva la neve sulle cime vicine anziché prendere le scarpette da trail si esca con gli sci».
Come e perché inserite lo scialpinismo all’interno della vostra programmazione?
Simona Morbelli: «Lo pratico per diversi motivi. È la parte della mia vita che amo di più. Vivevo negli States, ho scelto appositamente di stare a Courmayeur per praticare sport di montagna. E proprio perché vivo in un posto dove la neve copre le vette per quasi sei mesi all’anno, se mi voglio allenare facendo forza lo scialpinismo diventa perfetto, oltre a essere una soluzione inevitabile».
Giulio Ornati: «Lo inserisco in primo luogo perché mi diverto un mondo a stare sulla neve, sciare, fare canali e creste in compagnia dei miei soci di ski alp. Penso sia un movimento ottimo per allenare sia cuore sia gambe. Inoltre con il movimento in salita dello sci si riescono a svolgere grossi volumi di lavoro e non si vanno a creare traumi da sovraccarico, soprattutto a livello delle ginocchia».