Il fabbisogno proteico nell’allenamento: carico, recupero, riposo, pre-gara e gara.
Fabrizio Angelini

Il nostro organismo non dispone di riserve proteiche. Occorre introdurne tramite alimentazione e supplementazione la quota che esce demolita dall’allenamento. Quantità, tempi e modalità d’assunzione vanno determinate in base all’allenamento svolto, inquadrato nel periodo di lavoro affrontato dall’atleta e alle condizioni generali di salute della persona.

Principali infortuni del runner. L’approccio del fisioterapista.
Giovanni Cremonte

Le più ricorrenti conseguenze dei difetti di corsa del runner o dell’eccesso di allenamento. Come si curano, come si devono leggere i segnali di disagio e dolore del nostro corpo, i tempi e i modi della guarigione.

Il piede del runner nella corsa su strada e nel trail running
Luca De Ponti

Cosa cambia nelle diverse fasi di corsa in relazione alla differente base di appoggio. I rischi di infortunio più frequenti dei due tipi di performance.

Cominciare e migliorare a ogni età. L’approccio delle donne alla corsa.
Julia Jones

Per ogni età della vita c’è un modo diverso di approcciare la corsa o di impegnarsi di più fino a farla diventare una pagina importante e fissa nell’agenda quotidiana. Come cambia l’allenamento a trenta, quaranta, cinquant’anni e anche oltre.

Il passaggio dalla corsa su strada al trail running
Fulvio Massa, Simona Morbelli

Come gestire la “migrazione tecnica”: il mutato e aumentato ruolo della forza necessaria per la salita, la novità del saper correre in discesa e con l’equipaggiamento, la riattivazione delle capacità propriocettive, l’abitudine mentale agli imprevisti, l’aumentato tempo di gara.

9:30 - 9:45
Alimentazione ed equilibrio tra carico e recupero per essere al top
Massimiliano Monteforte, Rita Rotili

L’allenamento non finisce con la doccia. Affinché la seduta al campo esprima il massimo dell’efficacia, occorre continuare ad allenarsi nella vita quotidiana, calibrando l’alimentazione sulle necessità e le conseguenze specifiche del lavoro svolto o da fare, e del programma di lavoro nel suo complesso.

L’ammortizzazione nelle scarpe da running
Filippo Pavesi

La ricerca del comfort è spesso determinante nella scelta d’acquisto della scarpa da running. Ma di quanta ammortizzazione si ha effettivamente bisogno per correre bene e in modo efficace? L’analisi del nostro esperto alla luce dei più recenti ritrovati sul fronte dei materiali e dei sistemi di cushioning, tra intersuola e suola, peso della scarpa e differenziale.

Cominciare e migliorare a ogni età. Gli obiettivi possibili e gli specifici allenamenti per ogni stagione della vita.
Orlando Pizzolato

Il modo migliore per ricavare dalla corsa benessere e soddisfazione è individuare obiettivi adeguati al singolo runner e programmarne di conseguenza tempi e modi dell’allenamento in base all’età effettiva. Programmazione e singoli mezzi di allenamento devono tenere conto dell’identità fisiologica dell’atleta: condizioni psico-fisiche, età biologica, vissuto sportivo, impegni di vita quotidiana.

L’allenamento del top runner non professionista, tra studio e lavoro: programmazione e gestione ad personam
Giorgio Rondelli

Risultati eccellenti vengono spesso ottenuti da runner che non possono dedicarsi a tempo pieno alla corsa. Oltre a una determinazione mentale solida, il segreto di queste performance è riconducibile a una meticolosa programmazione che permette di sfruttare al meglio il poco tempo lasciato libero da lavoro, studio e famiglia.

Il processo della fatica nella corsa
Huber Rossi, Paolo Jesus Olivari

Nel runner la stimolazione corretta del sistema nervoso nella sua interezza presenta molteplici vantaggi: permette di attivare la muscolatura nel modo corretto durante la corsa migliorando così la performance, di affrontare in modo efficiente la fatica che arriva col progredire dei chilometri, di migliorare la capacità di adattamento allo stimolo allenante e di aumentare la tolleranza psicologica alla fatica.  

Resilienza e corsa, possibili alleati
Pietro Trabucchi

La resilienza è soprattutto un problema cognitivo, legato cioè al modo in cui decidiamo di vedere e di vivere gli eventi della vita. Agisce e funziona anche nella corsa, dove ci torna utile questa umana e primordiale capacità di resistere allo stress e affrontare gli ostacoli senza rinunciare agli obiettivi che ci eravamo prefissi. E può a sua volta essere allenata.