Come migliorare la soglia anaerobica

Come migliorare la soglia anaerobica

Progredire si può: migliorare la soglia anaerobica

Ogni corridore, quindi, per regolarsi bene sia in gara sia negli allenamenti, dovrebbe conoscere quando si attiva il proprio “autovelox”. È un modo per non incorrere nel processo di “intossicazione” del sangue ed essere costretto, qualche minuto dopo, a rallentare il ritmo di corsa, anche in maniera rilevante.

Questa sorta di “limite fisiologico di velocità” (soglia anaerobica) può essere modificato e innalzato. Mentre per cambiare il limite di velocità dell’autovelox stradale occorre una norma di legge, per elevare la velocità alla quale comincia la produzione di acido lattico basta dedicarsi con costanza ad allenamenti specifici, che avranno l’obiettivo di innalzare il limite della velocità della soglia anaerobica. Il nostro corpo è sensibile alle modifiche, perché reagisce in modo semplice agli adattamenti.

E i tempi di reazione agli stimoli allenanti sono piuttosto veloci per i podisti meno preparati, rispetto a quelli che sono necessari ai runner di maggior livello di allenamento. Per i primi bastano anche un paio di settimane; per i secondi, invece, serve circa un mese.

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