Se vogliamo capire come affrontare una gara di trail running liberiamoci subito dall’ossessione della velocità al chilometro: parliamo di trail, non di drittoni in pianura. Capiamo piuttosto come equipaggiarci, come rifocillarci e come affrontare salite e discese. Un sorpasso non azzardato fa la differenza, qualche secondo in meno no.
Riferimenti spazio-temporali e certezze numeriche: scordateveli in una gara di trail! La famosa media chilometrica tanto cara al podista stradaiolo, che ne scandisce il passo e ne classifica la prestazione, nei trail è fortemente influenzata dal profilo altimetrico e dal tipo di terreno. Motivi per cui l’atleta deve fare riferimento ad altri parametri.
Parametri alternativi
Il primo parametro alternativo alla velocità media è la frequenza cardiaca, monitorata attraverso un cardio frequenzimetro per cercare di mantenersi nei parametri di sforzo prefissati, che variano a seconda che si stia facendo una gara di breve, media o lunga distanza.
Credo però che il metodo migliore sia regolarsi “a sensazione”, cercando di esprimere il miglior livello di sforzo in base alla situazione. Non è facile né immediato, ma la saggezza e l’esperienza, unite alla conoscenza dei propri limiti, sono le armi migliori per una gestione tattica ottimale.