Il primo titolo indoor di Nadia Battocletti

Il primo titolo indoor di Nadia Battocletti

04 Febbraio, 2019
Marta Zenoni (Foto: Colombo)

il ritorno di Marta Zenoni illuminano i Campionati Italiani Juniores e Promesse di Ancona

Ancona ha festeggiato il primo titolo italiano indoor della figlia d’arte trentina Nadia Battocletti e il grande ritorno di Marta Zenoni ai Campionati Italiani Under 20 e Under 23 disputati nel fine settimana al Palaindoor di Ancona. 

La figlia d’arte trentina Nadia Battocletti ha vinto il primo titolo italiano indoor della sua carriera all’esordio in una gara al coperto vincendo un bel duello con la ligure Ludovica Cavalli in 4’27”32”, tempo che le permette di salire al settimo posto delle liste italiane juniores di sempre. La campionessa europea under 20 di cross gareggerà agli Assoluti Indoor in programma sempre ad Ancona e alla Festa del Cross di Venaria Reale prima dei Mondiali di cross di Ahrus a fine Marzo. Jacopo de Marchi, mezzofondista allenato a Trieste da Roberto Furlanic e fidanzato di Nadia Battocletti, ha vinto i 3000 metri under 23 migliorando il record personale di 17 secondi con 8’15”54 precedendo i piemontesi Francesco Breusa e Pietro Arese. 

La bergamasca Marta Zenoni è tornata a gareggiare dopo un anno e sette mesi di assenza dalle piste per un infortunio e lo ha fatto alla grande conquistando il titolo italiano under 23 dei 3000 metri in 9’28”67 davanti ad Elisa Palmero (9’32”44) e a Federica Zanne (9’33”24). 

L’Atletica Bergamo 1959 Oriocenter ha festeggiato anche la doppietta di Abdelhakim Eliassime sugli 800 metri in 1’51”37” e sui 1500 metri in 3’49”78. Il mezzofondista lombardo di origini marocchine è allenato da Ruggero Sala. 

Doppietta delle Fiamme Azzurre negli 800 metri femminili sia a livello juniores con Eloisa Coiro (2’08’49”) sia tra le under 23 con Elena Bellò (2’07’11”). Coiro, diciottenne romana allenata da Emilio De Bonis, si è imposta davanti a Faith Gambo e Sophia Favalli. Bellò ha preceduto Elisa Cherubini, che ha migliorato il suo record personale di sei secondi con 2h08’44”. 

La due giorni di Ancona è stata illuminata dalle giovani stelle italiane dei 400 metri Vladimir Aceti e Edorado Scotti. Il campione europeo under 20 dei 400 metri e della staffetta 4×400 di Grosseto 2017 Vladimir Aceti ha vinto i 400 metri promesse in 47”33 precedendo Mattia Casarico (47”54) e Alessandro Sibilio (47”75”). 

Il campione del mondo della staffetta 4×400 di Tampere 2018 Edoardo Scotti si è aggiudicato il titolo italiano under 20 dei 400 metri in 47”53. 

La finalista iridata e primatista italiana dei 400 metri juniores Elisabetta Vandi ha vinto il titolo italiano dei 400 metri juniores per il secondo anno consecutivo in 54”77. 

Lo sprint al maschile ha confermato il talento di Nicolas Artuso e di Lorenzo Paissan, che hanno vinto i titoli dei 60 metri rispettivamente a livello promesse in 6”74 e a livello juniores in 6”75. 

La Sardegna ha festeggiato la doppietta sui 200 metri juniores della vice campionessa olimpica giovanile Dalia Kaddari in campo femminile in 24”24 e di Lorenzo Patta in campo maschile in 21”42. 

Elisa Di Lazzaro si è aggiudicata il titolo under 23 dei 60 ostacoli sfiorando di due centesimi di secondo il record personale con 8”24. Marco Bigoni ha vinto il duello tutto lombardo sui 60 ostacoli under 23 in 7”93 precedendo di 10 centesimi di secondo Mattia Montini. 

I risultati copertina della due giorni tricolore sono stati il 19.89m dal primatista italiano under 23 di Leonardo Fabbri nel getto del peso maschile, il 18.75m del bronzo olimpico giovanile Carmelo Musci nel getto del peso under 20, il 16.45m di Tobia Bocchi nel salto triplo under 23, il successo a pari misura di Ivan De Angelis nel salto con l’asta con 5.00m su Simone Di Cerbo. Incredibile esito della gara del salto in lungo promesse dove Andrea Pianti e Gabriele Chilà hanno realizzato una serie di salti quasi identica con i due migliori salti da 7.66m e 7.59m. E’ servito ricorrere alla terza miglior misura di entrambi per assegnare la vittoria a Pianti per un solo centimetro (7.51m contro 7.50m). 

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