Il ponte del 25 aprile ha visto l’atletica in pista entrare nel vivo della stagione all’aperto. Le prime sfide sono state, per tradizione, dedicate alle distanze non olimpiche. A Rieti il rientro di Andrew Howe, opposto a Matteo Galvan nei 300 m (32”82 e 32”84), a Roma il primato italiano di Marzia Caravelli sui 300 a ostacoli (39”00), a Milano gli acuti di Marta Zenoni sui 1.000 (2’44”85) m e Ilaria Verderio sui 500 m (1’11”91)
Milano – Ottimi risultati soprattutto nel settore gioganile al meeting “Walk and Middle Distance”, organizzato dal Top Running Club di Giorgio Rondelli al Campo XXV Aprile di Milano e dedicato alla memoria dell’allenatore Ugo Grassia.
Su tutti brillano gli acuti di Marta Zenoni sui 1.000 m e Ilaria Verderio sui 500 m. La bergamasca Zenoni ha battuto la migliore prestazione italiana cadette e allieve dei 1.000 m correndo in 2’44”85. Il record cadette già le apparteneva con 2’46”79 stabilito nel 2013, nell’anno in cui ha battuto anche il primato nazionale cadette dei 2.000 m di Nicole Svetlana Reina con un eccellente 6’07”34. Ciò che ha stupito è il record allieve che apparteneva a un monumento dell’atletica italiana come la campionessa olimpica dei 1.500 di Los Angeles 1984, Gabriella Dorio, che fermò il cronometro in 2’46”2 a Rieti nel 1973. Marta Zenoni si allena con Saro Naso, tecnico dei campioni italiani degli 800 m Marta Milani e Michele Oberti, e gareggia per l’Atletica Brusaporto.
L’altra grande impresa della serata del XXV Aprile porta la firma di Ilaria Verderio. La portacolori della Pro Sesto, campionessa italiana allieve dei 200 m ad Ancona e primatista italiana juniores con la 4×200 in occasione del triangolare internazionale di Halle tra Italia, Germania e Francia, ha fermato il cronometro in 1’11”91 finendo nella scia dell’azzurra Marta Milani, autrice di un buon 1’11”07.
Molto brava anche la figlia d’arte Federica Del Buono, che ha vinto i 1.000 m in 2’39”49. Federica è figlia dei mezzofondisti azzurri Gianni Del Buono e Rossella Gramola.
Sui 500 m brilla l’ottocentista Giordano Benedetti, che ha fermato il cronometro in un ottimo 1’01’62 in un buon test in vista degli 800 m della stagione estiva, che culminerà con gli Europei di Zurigo. L’atleta trentino ha trascinato Roberto Severi (1’01”75), Mor Seck (1’02”23) e Paolo Danesini (1’03”89).
La campionessa italiana assoluta dei 3.000 siepi, Nicole Svetlana Reina, atleta ancora della categoria Allieve (16-17 anni), ha mancato di cinque secondi il record italiano under 18 dei 2.000 siepi di Valeria Roffino chiudendo in 6’45”25 davanti alla figlia d’arte Elisa Cova, seconda in 6’46”67.
Francois Marzetta si è imposto nei 2.000 siepi in 5’43”45 precedendo il talento toscano di origini etiopi Yohannes Chiappinelli, che ha fermato il cronometro in un ottimo 5’48”97.
Roma – Marzia Caravelli ha stabilito la migliore prestazione italiana dei 300 a ostacoli correndo in 39”00 al Trofeo Liberazione andato in scena al Campo della Farnesina di Roma, migliorando il precedente record detenuto da Yadisley Pedroso che corse in 39”09 a Firenze lo scorso anno.
Rieti – Matteo Galvan ha vinto il duello con Andrew Howe sui 300 m in 32”82. Il rientrante Howe ha fermato il cronometro in un incoraggiante 32”94. Galvan, che ora si allena a Rieti sotto la guida di Chiara Milardi, ha vinto anche i 150 m in 15”77. Audrey Alloh ha corso i 150 m in 17”23 facendo meglio del record italiano di Manuela Levorato (17”28 nel 2003), ma il vento troppo forte (+3.2 m/s) non ha permesso l’omologazione.