Atletica – Partita la stagione all’aperto: primi acuti dei giovani e il rientro di Andrew Howe

Atletica – Partita la stagione all’aperto: primi acuti dei giovani e il rientro di Andrew Howe

28 Aprile, 2014

Il ponte del 25 aprile ha visto l’atletica in pista entrare nel vivo della stagione all’aperto. Le prime sfide sono state, per tradizione, dedicate alle distanze non olimpiche. A Rieti il rientro di Andrew Howe, opposto a Matteo Galvan nei 300 m (32”82 e 32”84), a Roma il primato italiano di Marzia Caravelli sui 300 a ostacoli (39”00), a Milano gli acuti di Marta Zenoni sui 1.000 (2’44”85) m e Ilaria Verderio sui 500 m (1’11”91)

Milano – Ottimi risultati soprattutto nel settore gioganile al meeting “Walk and Middle Distance”, organizzato dal Top Running Club di Giorgio Rondelli al Campo XXV Aprile di Milano e dedicato alla memoria dell’allenatore Ugo Grassia.

Su tutti brillano gli acuti di Marta Zenoni sui 1.000 m e Ilaria Verderio sui 500 m. La bergamasca Zenoni ha battuto la migliore prestazione italiana cadette e allieve dei 1.000 m correndo in 2’44”85. Il record cadette già le apparteneva con 2’46”79 stabilito nel 2013, nell’anno in cui ha battuto anche il primato nazionale cadette dei 2.000 m di Nicole Svetlana Reina con un eccellente 6’07”34. Ciò che ha stupito è il record allieve che apparteneva a un monumento dell’atletica italiana come la campionessa olimpica dei 1.500 di Los Angeles 1984, Gabriella Dorio, che fermò il cronometro in 2’46”2 a Rieti nel 1973. Marta Zenoni si allena con Saro Naso, tecnico dei campioni italiani degli 800 m Marta Milani e Michele Oberti, e gareggia per l’Atletica Brusaporto.

L’altra grande impresa della serata del XXV Aprile porta la firma di Ilaria Verderio. La portacolori della Pro Sesto, campionessa italiana allieve dei 200 m ad Ancona e primatista italiana juniores con la 4×200 in occasione del triangolare internazionale di Halle tra Italia, Germania e Francia, ha fermato il cronometro in 1’11”91 finendo nella scia dell’azzurra Marta Milani, autrice di un buon 1’11”07.

Molto brava anche la figlia d’arte Federica Del Buono, che ha vinto i 1.000 m in 2’39”49. Federica è figlia dei mezzofondisti azzurri Gianni Del Buono e Rossella Gramola.

Sui 500 m brilla l’ottocentista Giordano Benedetti, che ha fermato il cronometro in un ottimo 1’01’62 in un buon test in vista degli 800 m della stagione estiva, che culminerà con gli Europei di Zurigo. L’atleta trentino ha trascinato Roberto Severi (1’01”75), Mor Seck (1’02”23) e Paolo Danesini (1’03”89).

La campionessa italiana assoluta dei 3.000 siepi, Nicole Svetlana Reina, atleta ancora della categoria Allieve (16-17 anni), ha mancato di cinque secondi il record italiano under 18 dei 2.000 siepi di Valeria Roffino chiudendo in 6’45”25 davanti alla figlia d’arte Elisa Cova, seconda in 6’46”67.

Francois Marzetta si è imposto nei 2.000 siepi in 5’43”45 precedendo il talento toscano di origini etiopi Yohannes Chiappinelli, che ha fermato il cronometro in un ottimo 5’48”97.

RomaMarzia Caravelli ha stabilito la migliore prestazione italiana dei 300 a ostacoli correndo in 39”00 al Trofeo Liberazione andato in scena al Campo della Farnesina di Roma, migliorando il precedente record detenuto da Yadisley Pedroso che corse in 39”09 a Firenze lo scorso anno.

Rieti Matteo Galvan ha vinto il duello con Andrew Howe sui 300 m in 32”82. Il rientrante Howe ha fermato il cronometro in un incoraggiante 32”94. Galvan, che ora si allena a Rieti sotto la guida di Chiara  Milardi, ha vinto anche i 150 m in 15”77.  Audrey Alloh ha corso i 150 m in 17”23 facendo meglio del record italiano di Manuela Levorato (17”28 nel 2003), ma il vento troppo forte (+3.2 m/s) non ha permesso l’omologazione.