A conclusione dei lavori del Consiglio della Fidal, tenuto nella sede romana della Federatletica, lunedì 29 ottobre, il vice presidente vicario Alberto Morini, che in apertura di riunione aveva letto il messaggio del presidente Franco Arese, ha manifestato la sua intenzione di candidarsi alla presidenza federale. “Sono stati giorni difficili per le condizioni di salute del presidente Arese – ha detto Morini – e pur cosciente del fatto che sarà un impegno gravoso, sento di non potermi sottrarre alle sollecitazioni pervenute da varie parti del nostro movimento. L’atletica ha certamente i suoi problemi, ma vanno inquadrati in uno scenario generale che è certamente tra i più difficili della nostra storia”. Con l’annuncio di Morini, diventano due le candidature ufficialmente espresse (ma non ancora formalizzate: c’è tempo fino al 12 novembre), per la presidenza della Fidal: oltre a Morini, ha espresso l’intenzione di correre per la presidenza anche Alfio Giomi, l’ex vice presidente vicario di Gianni Gola. Nel numero di Correre di novembre, in edicola da sabato 27 ottobre, in un servizio di 14 pagine facciamo il punto della situazione sui temi cari ai nostri lettori: mondo della corsa su strada, regolamenti, problemi degli organizzatori, degli allenatori, pianeta master. Capitolo per capitolo abbiamo rivolto alcune domande ai dirigenti che, al momento della stesura, sembravano destinati a correre per la presidenza: Franco Arese e Alfio Giomi. Giomi ha risposto alle nostre domande, Arese no. Alla luce di quanto emerso in questi giorni, possiamo collegare il suo rifiuto, espresso peraltro nei confronti di una testata di cui conosce da sempre valore e portata, alla decisione poi assunta di rinunciare alla candidatura per motivi di salute. Gli facciamo i nostri più sinceri auguri e rinnoviamo la disponibilità ad ascoltare e rappresentare le necessità di tutti gli appassionati di atletica, sottoponendole all’attenzione dei futuri dirigenti.