Chilometro 35, 36, 37… fate voi Eliud Kipchoge si guarda alle spalle, dietro di lui c’è solo l’etiope Lilesa e con un gesto della mano pare dica. “Dai passa, dammi il cambio” Lilesa non si muove e allora il keniano che fa allunga il passo e se ne va. Questo in due righe, la summa di una maratona maschile, ultimo atto dell’atletica olimpica. Una conclusione che ha visto a Seul vincere Gelindo Bordin ad Atene Stefano Baldini, i nostri due, specie il secondo sono entrati nella storia, nella leggenda della gara che con i 100 metri, sono le due distanze più affascinanti del panorama atletico.
La Gara è stata disturbata dalla pioggia battente nei primi chilometri, con passaggi tutt’altro che proibitivi. Poi quando il gioco si è fatto duro e i “duri” hanno cominciato a correre sono rimasti a battagliare Kipchoge, Lilelsa, e la novità assoluta costituita da Galen Rupp, americanino allenato da Alberto Salazar, profugo cubano che segue anche Mo Farah e tanti altri. Rupp già quinto nei 10.000 con una sola maratona all’attivo ha chiuso al terzo posto. Impressionante il finale del keniano (parziale di 14’25 tra i 30 e i 35 km), già vincitore a Parigi nei 5.000 davanti niente di meno che a El Guerrouij.
Kipchoge secondo le “sacre scritture” della Iaaf sarebbe nato nel novembre del 1984, dunque avrebbe 31 anni, ma onestamente non mi pare che quando vinse il mondiale nel 2003 in terra di Francia avesse solo 19 anni! Ma non è questo il punto. Eliud ha stravinto, con 2:08’44” staccatissimi Lilesa, secondo dopo 2.09:34 che ha voluto lanciare un messaggio all’arrivo facendo il gesto delle manette e non andando in giro a raccogliere abbracci con la bandiera come hanno fatto gli altri. Rupp che nel finale pareva cotto, ha mantenuto alla grande il bronzo chiudendo in 2:10:05.
Poi sotto la pioggia con poca, molta poca gente all’arrivo non degna di una maratona olimpica, due parole per la nostra spedizione in maratona. Uno sfacelo: Meucci ha corso 40’ poi si è toccato un piede, ha slacciato la scarpa, l’ha riallacciata e si è fermato. Pertile, 42 anni, come la distanza di maratona di 42,195 ha dimostrato tutta la sua età 38ª in 2:17’30”, La Rosa 57º in 2.18’57”. Ogni commento è superfluo. Prenderne doverosamente atto. Specie chi sta nella stanza dei bottoni.