Penso che tutti gli amanti della corsa lunga, specie su strada, debbano dare atto a chi, nel mero campo dell’organizzazione, ha dato il via a quello che nei primi anni Settanta era considerata più che altro una moda. Chi sono quei “poveretti” – per usare un eufemismo – che corrono per le strade? Sorrisi di commiserazioni, persone che si davano di gomito quando di rado s’imbattevano in giovani e meno giovani che infischiandosene dei loro commenti cercavano di dare una svolta a giornate monotone scandite da casa – lavoro e lavoro – casa.
Qualcuno vide più in là, cercò di “targare” questi podisti (ora si chiamano runner) infilando addosso ad ognuno di loro un pettorale voluminoso, non i numeri attuali, più piccoli con solo la scritta dello sponsor e per i più bravi pure il nome, e farli partire tutti insieme. Senza classifica, senza ordine d’arrivo.
Tra i primi cogliere quest’opportunità gli amici del “Fior di Roccia” benemerito sodalizio milanese dedito più che altro alla montagna. Idearono la Stramilano. Già nelle primissime edizioni (anni Settanta appunto) si potevano contare migliaia di partecipanti. Evento scopiazzato in tutti in sensi, tant’è che nacquero altre manifestazioni analoghe spesso precedute dal termine “Stra”. Insomma, Francesco Alzati e Camillo Onesti i dirigenti della società milanese (ora organizzano la loro non competitiva tre le nuvole, con tanti altri podisti che li hanno ormai raggiunti..), senza saperlo avevano inventato un modo nuovo di trascorrere le domeniche. Da lì, più o meno è partito tutto, almeno dalle nostre lande.
Quest’anno la Stramilano il 19 marzo festeggerà la sua 50ª edizione. Traguardo certamente impensabile da chi la aveva ideata. Guardando, però, attentamente il calendario del mese di marzo, non solo quello relativo alle corse su strada, ma dello sport in generale ci si accorge che sabato 18 è programmata la “Classicissima” del ciclismo la Milano–Sanremo, detta anche la Classica di Primavera. Una quasi concomitanza con la corsa su strada a piedi che a quanto pare ha fatto modificare i piani della gara sulle due ruote. Quest’anno il via non dalla Conca Fallata (periferia Sud di Milano), bensì da Abbiategrasso. Perché? C’è chi sostiene che la vigilanza urbana non può essere impegnata per due giorni: sabato la Milano–Sanremo e domenica la Stramilano che muove oltre ai “soliti” cinquantamila, così recita da sempre l’organizzazione, che invadono la città da Piazza Duomo sino all’Arena Civica attraversando il centro storico. A questi vengono aggiunti almeno 6 o 7 mila runners per la mezza maratona internazionale che prende il via nella tarda mattinata con partenza e arrivo in Piazza Castello, sulla distanza classica della mezza maratona.
Siamo sempre nel campo del sentito dire. Ma se fosse vero? Stramilano batte Milano – Sanremo 6-0, 6.0.