Stefano Baldini e le Olimpiadi di Tokyo

Stefano Baldini e le Olimpiadi di Tokyo

20 Luglio, 2021

Prima dell’inizio dei Giochi è quasi un obbligo morale sentire Stefano Baldini, oro in maratona nel 2004, in una di quelle giornate (29 agosto) che si ricordano per sempre.

Dopo il tuo successo, l’Italia non ha prodotto altri grandi maratoneti…

Intanto si deve stabilire la diversità tra una maratona olimpica, dove si corre per la medaglia e una maratona internazionale dove si corre per il tempo. Stabilito questo, Eyob Faniel ha sempre fatto meglio di me, seppur di pochi secondi.

Il tuo successore poteva essere Daniele Meucci?

Daniele ha espresso un ottimo potenziale, è stato campione Europeo a Zurigo 2014, purtroppo la sua è stata una carriera tribolata e costellata di infortuni.

Che Giochi saranno?

La pandemia ha rovinato tutto, ci sono atleti che hanno fatto il minimo olimpico addirittura due anni fa. Saranno Olimpiadi piene di incognite, non so di quante medaglie sarà il nostro bottino ma sono certo che avremo parecchi finalisti. L’incertezza crea spazi inaspettati, anche per noi.

L’Italia maschile presenta solo un grande mezzofondista: Yeman Crippa. Secondo il tuo parere dovrebbe passare alla maratona?

Dopo il 2024 assolutamente sì. Prima no, ha possibilità di migliorarsi ancora su distanze più brevi dai 1500 ai 10 mila. L’ha dimostrato nel corso di questi anni. Fra tre anni ne avrà 28 e potrà dire la sua sulla distanza olimpica più lunga. Il suo sogno è il podio olimpico. I sogni devono essere coltivati. E ancora non si è misurato su di una mezza maratona.

Ti mancano i ragazzi che hanno realizzato ottimi risultati a Tallinn e che avevi lanciato quando eri DT under 23?

Certo, mi sono complimentato con loro anche via social.

Durante le gare di atletica come seguirai gli eventi?

Da casa, farò degli approfondimenti in televisione su Sky Sport, nel corso del pomeriggio.

Corri ancora quotidianamente?

Non tutti i giorni, 3 o 4 volte la settimana con i ragazzi che alleno. In totale ne seguo 24. A Rubiera abbiamo un bel numero di tecnici, da Gigliotti, a Finelli, da Pellecchia a Incalza. Le mie punte sono Pietro Riva, i gemelli Dini, Valeria Straneo, Sara Nestola, Giuseppe Gravante, attenzione agli ultimi due che quest’anno pur giovanissimi hanno fatto progressi notevoli.

Tutti usano le scarpe di nuova generazione?

Le uso pure io e ammetto che su strada si ottiene un certo vantaggio, è ormai dimostrato, in pista è ancora tutto da verificare, ormai tutte le aziende si stanno adeguando a questo tipo di calzature, sfruttano l’elasticità del piede. A certi livelli effetti negativi collaterali non ne danno.

Zona Mista riprenderà le pubblicazioni dal 30 luglio (prima giornata delle Olimpiadi dell’atletica) e per tutta la durata dei Giochi sarà quotidiana.