Speciale Mondiali indoor – Alessia Trost è di bronzo

Speciale Mondiali indoor – Alessia Trost è di bronzo

02 Marzo, 2018

Chi avrebbe scommesso su un risultato simile? Nessuno. Ne sono fermamente convinto. Proprio per questo motivo occorre per una benedetta volta sorridere e brindare. Alessia Trost con 1,93 alla seconda prova nel salto in alto e, stante la non eccellente prova di tutte le avversarie, si mette al collo una medaglia di bronzo che deve essere di buon auspicio per la stagione che ci porterà direttamente a Berlino (Europei).

Tanto però per essere più chiari, questa che è iniziata a Birmingham, è però la manifestazione più importante del 2018. Pertanto arrivare in Gran Bretagna con una spedizione ridotta (4 uomini e 9 donne), andare a segno al primo colpo è confortante. La friulana passata sotto le grinfie di papà Tamberi, ha esordito con 1,84 (alla seconda), poi 1,89 (prima), 1,93 (seconda) e tre errori a 1,96. Ha vinto la favoritissima Maryia Lasitskene (Kuchina per intenderci) con 2,01, in altre parole con 8 centimetri di vantaggio su Cunnigham (Usa) e Trost. Un baratro. La russa era la favorita. Non c’è stata partita. Peccato per la misura di 2,07 fallita. Il primo tentativo è stato il più valido. Tornando all’azzurra. Alessia con 1,93 centra il personale stagionale. Bene così. Il suo sorriso finale era da tanto che non si vedeva.

Tra gli uomini con la stessa misura di Gianmarco Tamberi di due anni fa a Portland, 2,36, vince il russo Danil Lysenko, che dopo un percorso netto iniziato a 2,20, valica l’asticella a 2,36 al terzo tentativo. Lysenko sconfigge sul mitico uomo del Qatar Mutaz Barshim che pare nato per saltare in alto, bloccato, si fa per dire a 2,33. Ultima gara della prima giornata (serata) del mondiale britannico, che si dipanerà su 4 giorni, era incentrata sui 3000 donne.

Occhi puntati sulla reginetta di casa Laura Muir. La scozzese aveva un sogno nel cassetto: quello di mettere il fiato sul collo a Genzebe Dibaba, grande favorita. Non ci è riuscita poiché l’etiope già vincitrice due anni fa a Portland ha piazzato la sua solita grandissima progressione finale negli ultimi 400 metri, ed ha vinto la gara più lunga in pista al coperto (3000) in 8’45”05, sulla orange Hassan (8’05”68) e Muir (8’05”78). Il tutto in un impianto stupendo ma davanti a pochi intimi.