Quattro chiacchiere con Antonio La Torre uno dei DT più vincenti d’Italia. Ha lavorato alacremente negli ultimi giorni a casa sua a Milano per allestire la miglior formazione azzurra per i Campionati Europei che inizieranno venerdì all’Olimpico a Roma.
Una spedizione corposa (116 elementi) mai così numerosa. Lo era anche a Monaco due estati fa (98) ma i 100 elementi non erano mai stati superati.
Il record di medaglie azzurre in un Europeo risale a Spalato ’90 con dodici allori, 5 ori, 5 argenti e 2 bronzi. Il tecnico che ha forgiato fior di atleti ha sciorinato nomi che possono dire la loro in un contesto europeo.
LA GUIDA AGLI EUROPEI DI ATLETICA LEGGERA
Velocità
“Abbiamo 4 atleti Marcell Jacobs e Chitru Alì le due punte, sono curioso di vedere all’opera Matteo Melluzzo. Nel 200 spero ardentemente che il cielo di Roma possa ispirare sia Filippo Tortu e Fausto Desalu. Sulla distanza doppia abbiamo ancora qualche problema (fisico) con Davide Re, lui punta ai Giochi, mi aspetto buone notizie dal giovane Luca Sito. Nella 4×100 siamo i nostri si debbono ricordare che siamo campioni olimpici, potrebbe sorgere qualche dubbio in caso di accesso alla finale dei 200 di un azzurro. La finale è prevista alle 22,50 e la mattina successiva ci sono le batterie della 4×100. Forse dovremmo rivedere qualcosa. In campo femminile mi auguro una Zaynab Dosso arrabbiata e affamata, così potrebbe andare a medaglia. Così nella 4×100. A Monaco le ragazze hanno colto il bronzo. Ci si deve almeno ripetere”.
Mezzofondo
“Catalin Tecuceanu negli 800 se regge la pressione sarà una dei favoriti. Nei 1500 puntiamo a fare bene con Pietro Arese, nuovo primatista italiano e con Federico Riva tatticamente più valido. Certo che Ingebrigtsen è inarrivabile. In campo femminile voglio vedere finalista Ludovica Cavalli e ottime gare, per non dire altro da Nadia Battocletti impegnata sia nel 5 che nei 10 mila. Nella distanza più lunga in pista si correranno due serie. Nel fondo nutriamo ambizioni individuali e a squadre, nella mezza maratona Yeman Crippa è il nostro punto di forza, abbiamo una squadra (viene assegnato il titolo anche per team) molto forte. In campo femminile sui km 21,097 la nostra leader è Sofiia Yaremchuk”.
Ostacoli
“Visto cos’ha fatto in questi giorni Lorenzo Simonelli, con il nuovo record italiano dei 110hs, non si può non puntare su di lui. È tornato coi noi Alessandro Sibilio (400hs), elemento che in chiave europea è mancato tantissimo, il partenopeo è un leader in tutti i sensi”.
Salti
“Capitan Gimbo Tamberi può fare tutto. Lui punta ai Giochi, il giorno dopo la conclusione degli Europei andrà dal presidente Sergio Mattarella che consegnerà il vessillo tricolore al nostro campione, andasse con un oro al collo sarebbe meglio. Poi Mattia Furlani (lungo) salta per arrivare lontano, così Larissa Iapichino.”
Lanci
“Nel settore lanci quest’anno Leo Fabbri sta facendo faville”.
Marcia
“In attesa del ritorno di Massimo Stano, Antonella Palmisano nella 20 km è da medaglia e Francesco Fortunato le potenzialità le ha! Spero comunque che a Roma si possa respirare un clima di unità, di squadra, come è stato la scorsa estate nella ex Coppa Europa”.
Il presidente Stefano Mei sogna quindici medaglie. Ritiene siano possibili? “Speriamo di accontentarlo”.