Paolo Germanetto e i nuovi volti della corsa in montagna

Paolo Germanetto e i nuovi volti della corsa in montagna

02 Novembre, 2021

Nella WMRA Nations Cup, il responsabile tecnico Paolo Germanetto ha buttato nella mischia giovani e volti nuovi della corsa in montagna

Colloquiare con Paolo Germanetto, leader massimo della corsa in montagna è sempre un piacere. Disponibile, disposto al dialogo, sarà forse perché da quando si è seduto sullo scranno più alto della corsa in montagna, la nostra nazionale prosegue a mietere allori, nonostante l’arrivo dell’Africa anche in questa disciplina.

Lunedi 1º novembre festa di Ognissanti, stranamente ha risposto al telefono da casa sua a Susa. Aveva modificato i suoi piani: ritorno a casa da Chiavenna immediato, subito dopo la gara, il maltempo era in agguato. Paolo Germanetto non è il tipo che si lascia andare a salti di gioia, ma dopo le buone prove degli azzurri nella WMRA Nations Cup, è ad ogni buon conto soddisfatto di ciò che ha potuto constatare. “Le mie sono state scelte che potevano essere rischiose, ho fatto vestire la maglia azzurra a ragazzi che non hanno l’esperienza dei vari Dematteis, Maestri, Chevrier e Baldaccini, tanto per fare un esempio“.

Ho buttato nella mischia giovani come Pattis, terzo al traguardo, una vera e propria promessa della disciplina, Filosi, Merli e Cagnati, i quattro mi hanno ripagato con una vittoria a squadre in questa manifestazione che ci ha fatto assaporare il gusto della competizione smarrito per quasi due anni – prosegue Paolo Germanetto – L’idea di ritornare a gareggiare era partita dagli Usa e purtroppo per molteplici motivi la squadra statunitense non è potuta arrivare in Italia. Sette sono state le nazioni presenti. Ci voleva una vittoria per tutto il movimento e non chiamatela una squadra di Serie B”, è una vera e propria nouvelle vague della corsa in montagna.

Il percorso era di 19 km con 1.000m di dislivello in discesa e 650 in salita, territori frontalieri tra Italia e Svizzera, tracciato ottimamente allestito dagli organizzatori della Val Bregaglia. Sotto il profilo squisitamente femminile, Paolo Germanetto ha avuto parole di elogio nei confronti di Francesca Ghelfi, vincitrice assoluta della gara, ennesima scoperta di Giulio Peyracchia scopritore dei gemelli Dematteis.

Altro punto fermo del team in rosa Alice Gaggi, quarta, mentre la novità della giornata era costituita dalla presenza di Valeria Straneo, esordio nella corsa in montagna conclusasi al sedicesimo posto e un’affermazione da parte della maratoneta azzurra molto significativa: “C’è sempre da imparare..”. Traduzione: più di uno spiraglio per rivedere Valeria all’opera.

Nel frattempo è assai probabile che dal 10 a 14 febbraio si disputino i Mondiali di corsa in montagna, organizzati a Chiang Mai in Thailandia

LEGGI ANCHE Nations Cup di corsa in montagna: Ghelfi oro, Straneo 16ma