Mondiali Eugene: Italia incerottata

Mondiali Eugene: Italia incerottata

13 Luglio, 2022
Foto FIDAL/Francesca Grana

Il conto alla rovescia è terminato. Venerdì 15 luglio iniziano negli Usa precisamente a Eugene (Portland/Oregon) i Mondiali di atletica, prime gare in tv venerdì nel tardo pomeriggio. Sarà uno  dei due momenti clou della stagione, il secondo gli Europei di Monaco che vedranno la luce a metà agosto.

La domanda che gli appassionati si stanno facendo è: qual è lo stato di salute della nostra squadra guidata da Antonio La Torre? Ripetere i fasti delle Olimpiadi dello scorso anno, ci pare molto, ma molto improbabile. Lo stellone italico sembra essere sfiorito, appassito, inaridito.  Le nostre punte più che altro sono dentro e fuori dall’infermeria, oppure sfiatate, non in forma.

Marcell Jacobs in Oregon da tempo, saltando il meeting di Stoccolma, ha corso solo due gare in questa stagione: Savona e Rieti, da qualche giorno mostra su Instagram le sue accelerazioni sulla pista della Nike all’interno di un bosco, di altro si sa poco. Il DT ritiene che un suo accesso alla finale potrebbe essere un buon viatico per la 4×100, di medaglie non se ne parla.

Filippo Tortu abbastanza opaco, con tempi che non garantiscono una finale nei 200, così Desalu, mentre Patta, il quarto dei moschettieri dorati di Tokyo, non sembra quello dello scorso anno.

Poi c’è la questione Tamberi. Il litigio con il babbo/coach, ricucito dal presidente Mei, le non eccelse prestazioni del marchigiano non fanno sognare, anche se un funambolo come lui è in grado di centrare qualsiasi risultato.

Nella marcia, siamo orfani di Antonella Palmisano (ritornerà per Monaco), mentre Massimo Stano pare in buona ripresa, forse l’unico in grado di dare qualche speranza di medaglia.

In queste righe abbiamo riassunto le nostre punte, gli atleti che ci hanno fatto sognare la prima settimana di agosto dello scorso anno. Poi ci sono gli altri.

Nel mezzofondo femminile si vive una sorta di “rinascimento” con Bellò (800), Sabbatini, Del Buono e Vissa, già ampiamente scritto in una precedente nostra rubrica. Ci si accontenta di un accesso alla finale, sia ben chiaro, il mondo viaggia a ritmi molto più elevati, medesimo discorso per Abdewahed nelle siepi, il romano dopo 35 anni potrebbe anche migliorare l’annoso record dei 3000 siepi di Frank Panetta, ma non aspirare a una medaglia.

Poi c’è il capitolo Yeman Crippa. Purtroppo, un problema a una caviglia (edema) lo ha fatto desistere, niente dieci mila per lui. Un vero peccato, così come per Nadia Battocletti. Fermo al box un altro dei finalisti di Tokyo quell’Alessandro Sibilio che potrebbe superare anche Fabrizio Mori come recordman nei 400hs, ma pure lui alle prese con infortuni vari. Speriamo di rivederli protagonisti a Monaco di Baviera.

Un quadro completamente diverso da quello che poi i Giochi dello scorso anno ci hanno regalato. Forse chi scrive è stato troppo catastrofista? Può darsi, spero solo di non essere stato più realista del re.

Chi volesse seguire i Mondiali in tv dovrà fare delle autentiche notti in bianco, Rai e Sky tutto in diretta. Prima sveglia ore 4,50 di domenica mattina: finale dei 100 metri uomini. Incrociamo le dita.

LA GUIDA AI MONDIALI DI ATLETICA LEGGERA EUGENE 2022