Mo Farah e Usain Bolt: è spettacolo nella prima giornata dei Mondiali

Mo Farah e Usain Bolt: è spettacolo nella prima giornata dei Mondiali

05 Agosto, 2017
Iaaf/Getty Images

Ha uno sguardo spiritato, sta vivendo un periodo negli States, dove vive da tempo. E’ allenato dal chiacchieratissimo ex maratoneta Alberto Salazar. Ogni volta che Mo Farah arriva negli Usa con l’avvento di Donald Trump ha qualche problema al controllo passaporti. Mo è il diminutivo di Mohamed Farah di passaporto di britannico è nato a Mogadiscio in Somalia e in Inghilterra è arrivato all’età di sei anni.

L’esile fondista è amatissimo dal pubblico che venerdì sera era tutto per lui nei 25 giri della finale della distanza più lunga in pista. Mo Farah era alla ricerca dell’11° titolo  (in pista), meglio di Nurmi, di Zatopek, di Viren, di Gebrselassie, e Bekele. Farah ha ingaggiato una lotta gigantesca contro i keniani, etiopi e ugandesi. Lui ha condotto come sempre, come suo costume stando in fondo nelle prime battute, controllando assolutamente la gara. Passaggi velocissimi: 2’39”48 ai 1000, 8’09”13 ai 3000, 13’33” ai 5000, 21’40”97 agli 8000. I keniani Kamworwor e Muchiri gli ugandesi e gli etiopi hanno fatto gara per battere il più grande mezzofondista di tutti i tempi, che a 34 anni ha sfoderato ancora una volata da brivido.

Gara lenta? Farah annienta tutti con rush da mezzofondista veloce. Gara veloce? Piazza un 400 da favola. E pensare che nell’ultimo giro Mo ha rischiato di finire per terra almeno due volte. Favoloso il crono finale 26’49”51, un tempo difficilmente riscontrabile in una finale mondiale o olimpica. Questo è il primo passo d’addio di Mo, il secondo nei 5000 in settimana, Zurigo il 24 agosto, poi si dedicherà alla maratona. Dietro a Mo Farah dopo una volata mozzafiato l’ugandese Cheptegei 26’49”94 e il keniano Tanui 26’50”.Con un pubblico letteralmente impazzito.

Usain Bolt

L’anteprima dell’ultimo atto del Lampo è iniziata. Da quel “cannibale” che tutti conosciamo, Usain Bolt ha pensato bene di aggiudicarsi la sua volata. Niente di che visto che il “vincitutto” ha corso il suo 100 in 10”08 peggior tempo delle sei volate che portano alle semifinali di quest’oggi. Bolt ha faticato come sempre in avvio, ma ha mostrato la solita grande progressione e sicurezza. Gli altri vincitori: Coleman (Usa) 10”01, Sami Brouwn (Giap) 10”05, Forte (Jam) 9”99, Su (Giap) 10”03, Gatlin (Usa) fischiatissimo 10”06 e Bolt. Senza prevedere il futuro potrebbe essere una rivincita di due anni fa tra Bolt e Gatlin.

Non lo scriverà nessuno, li cito i velocisti Dageagu (Nauru) e Tamoa di una sconosciuta isola del Pacifico, rispettivamente 11”60 e 12”12 nei 100. Per loro una notte indimenticabile.