Una messe di medaglie da Grosseto

Una messe di medaglie da Grosseto

25 Luglio, 2017
Foto Giancarlo Colombo

Nel nuoto la capacità natatoria o meglio, lo stato dell’arte della disciplina è rappresentata dalla staffetta 4×200 stile libero. In atletica lo stato dell’arte di una nazione, il tasso atletico è preso in considerazione con la staffetta 4×400. Avere quattro frazionisti di un certo valore testimonia, infatti, la capacità atletica di un popolo. Ammesso e non concesso che questo paragone sia valido, cominciamo con l’affermare che a Grosseto (Europei juniores) gli azzurrini hanno vinto e alla grande la staffetta del miglio.

Vladimir Aceti (già oro nel giro di pista individualmente), Edoardo Scotti, Klaudio Gjetja e Alessandro Sibilio (già argento nei 400hs) hanno mandato in visibilio tutto lo stadio toscano, con una gara esemplare. I quattro moschettieri sono stati il compendio dei tre giorni di assoluto livello per la nostra atletica.
Facciamo un passo indietro, vi ricordate Tricca, Danesini, Rontini e Lorenzi colsero il medesimo risultato (oro) a Tallinn (2011), anche allora si elevarono inni e canti, purtroppo però finiti non nel nulla o quasi. Solo Tricca e Lorenzi battagliano ancora, ma con risultati di non eccelso valore in campo nazionale e internazionale. Questa volta però deve essere tutto diverso, tutto dovrà proseguire, almeno in campo europeo, non si chiede di più. Nessuna pretesa di fare meglio degli statunitensi, dei giamaicani e via dicendo, ma continuare sul solco tracciato a Grosseto.

Il lavoro eccellente fatto dai tecnici locali, in primis, Simonelli con Vladimir Aceti (il ragazzo venuto dalla Carelia), tanto per citarne uno e tutti gli altri sparsi nella penisola, che magari nessuno conosce, senza una riga sui quotidiani nazionali, tanto per fare un altro esempio: Tonino Andreozzi un omino che da sempre, mai termine è stato usato alla perfezione, segue i giovani, è il braccio destro e sinistro di Stefano Baldini. Questi allenatori devono proseguire nel loro grande lavoro.

Ci fosse stato ancora “Gioauanbrerafucarlo” (Gianni Brera) avrebbe scritto che gli sarebbero venuti gli “stranguglioni” vedere Filippo Tortu vincere i 100, Vladimir Aceti i 400 e sapere che entrambi muovono i loro garretti sulla pista di Giussano (MI). Si sarebbe emozionato vedere la rimonta di Sibilio nei 400hs che assomiglia sempre di più a Fabrizio Mori. Pure lui un ostacolista formato mignon, con dei finali mozzafiato (prenderne doverosamente atto cari inglesi, tedeschi, francesi ecc. ecc.). Per non parlare di Nadia Battocletti figlia di “Crazy Horse” Giuliano che ha un finale che babbo non aveva, oppure ancora di Andrea Dallavalle che nel triplo balza fino a Londra (minimo raggiunto).

Insomma chi ha seguito questi campionati non può che essersi, finalmente rallegrato. E poiché conosco bene i miei (25 lettori o giù di lì), non posso non esimermi dal ricordare i nomi di tutti i medagliati, non citati precedentemente, in caso contrario, sai le rampogne, tramite quella cloaca massima che è facebook… Eccoli: Polykarpeko nei 10 mila, Carolina Visca nel giavellotto, Zlatan, Artuso e Marchei nella 4×100. In totale nove medaglie (tre ori, cinque argenti e un bronzo).

Volevo scrivere: una stella si sta spegnendo… Usain Bolt una si sta accendendo Filippo Tortu. Sarà per la prossima volta.