L’atletica non va in ferie

L’atletica non va in ferie

03 Agosto, 2022
Foto: Francesca Grana

Dai mondiali di Eugene agli Europei di Monaco di Baviera non c’è tempo per rilassarsi. Questo che è appena cominciato è un agosto a tutta atletica!

“Senza soluzione di continuità” si dice in questi casi. Un Mondiale (Oregon), un altro Mondiale (under 20 a Cali/Colombia) iniziato da 2 giorni e da Ferragosto sotto con l’Europeo, dal quale ci si aspetta un totale medaglie più sostanzioso di quello portato a casa dall’appuntamento iridato di Eugene. In attesa che il DT Antonio La Torre sciorini i nomi degli “invitati” (un centinaio, si vocifera), l’atletica nostrana è ripartita con il meeting di Lignano Sabbiadoro che ha visto Melek e Marta Zenoni in grande spolvero sulla distanza dei 1.500 m. Prestazioni importanti, perché è proprio sui tre giri e 300 metri che stiamo soffrendo le pene d’inferno, specie in campo maschile. Mentre nei 3.000 m, 5.000 m, 10.000 m e poi mezza maratona, in due anni Yeman Crippa ha cancellato “Antibo & C.”, nei 1.500 m, in quanto a primato, siamo fermi ancora a Gennaro Di Napoli

Lo stesso discorso vale per le siepi, sempre in campo maschile: siamo fermi a Frank Panetta. Da un po’ di tempo sono arrivati i gemelli Zoghlami e Abdelwahed, che ci avevano fatto sperare che anche il primato del vincitore dei mondiali delle siepi di Roma ‘87 potesse cadere. Invece, no. Mancano coraggio e determinazione, par di capire. 

Ora si spera sugli Europei, che tornano a Monaco dopo i Giochi funestati nel ’72 e dopo l’edizione sempre continentale del 2002. Il sogno è schierare una squadra, specie nel mezzofondo e nella maratona, forte, consapevole di lottare per posti di prestigio, ben sapendo che i tedeschi, che si sono visti poco nell’Oregon, così come i transalpini, vorranno lasciare il segno in Baviera. Da Monaco potremmo tornare, condizionale d’obbligo, con un discreto numero di finalisti in molte discipline: tanto per intenderci, riteniamo sia quella degli Europei l’occasione per dimostrare tutta la propria classe. Vale per Filippo Tortu nei 200 m, così come per il già ricordato Yeman Crippa, che tra 5.000 e 10.000 m potrebbe migliorare il bronzo di Berlino 2018. Vale, ancora, per Nadia Battocletti, come per la squadra di maratona di capitan Faniel

Tutto questo in campo maschile. In rosa, invece, se Elena Vallortigara mantiene la stessa determinazione sarà un’altra bella lotta con le bionde ucraine. Poi le fanciulle veloci e poi ancora… Tanta carne al fuoco, insomma, come potete vedere. 

Nel frattempo, sabato 6 agosto riparte la Diamond League con la tappa polacca, poi il 10 agosto un ultimo scalo a Montecarlo e infine il via ai campionati continentali.