L’estate di Larissa e Daisy

L’estate di Larissa e Daisy

26 Giugno, 2019
Foto Francesca Grana

Penso se ne siano accorti un po’ tutti in questa estate, hanno fatto centro, sportivamente parlando, le donne della nazionale italiana di calcio. Anche chi scrive, è rimasto abbastanza colpito dall’entusiasmo che sta girando attorno al movimento, a tale proposito v’informo che a livello giovanile la figlia del nostro grande ex Francesco Panetta è stata convocata nelle baby azzurre proprio come giocatrice di calcio. Rimanendo nel nostro orticello (atletica) in questi giorni si è fatto un gran parlare (si fa per dire.) di Larissa Iapichino e di Fiona May. La “bimba che vola” più che altro è identificata come figlia di Fiona, l’azzurra che per anni ha tenuto alto il vessillo azzurro dell’atletica nel salto lungo.

Fiona May che difficilmente sbagliava un obiettivo: Europeo, Mondiale o Olimpiadi che dir si voglia. Adesso è arrivata Larissa, 6,64 nel lungo ad Agropoli campionati italiani allievi, vinti con una gran misura, ancora meglio la sua serie: 6,44, 6,49, 6,32, 6,42, 6,54, 6,64. Il sottoscritto ebbe la fortuna di vederla in quel di Pavia (maggio del 2003) ancora in fasce, con mamma Fiona che rientrava dopo la maternità a saltare. Larissa è già stata identificata come futura probabile partecipante a Tokyo 2020… per ora si può affermare che il talento c’è, visto che sa districarsi alla grande, non solo nel salto in lungo e negli ostacoli alti, frequenta pure le prove multiple. Non è seguita tecnicamente né da babbo Gianni Iapichino ex azzurro dell’asta e neppure da mamma, ma da due tecnici toscani Gianni Cecconi e Ilaria Ceccarelli, spetta a loro plasmarla e dirigerla verso un futuro, magari cercando di non accorciare troppo i tempi.

Il fine settimana agonistico oltre a Larissa Iapichino, ci riporta a casa (in Italia) il sorriso di Daisy Osakue, lanciatrice azzurra che vive durante l’inverno negli States, dove studia criminologia e spara bordate a oltre 60 metri con il disco. Daisy è salita, contro il suo volere, agli onori delle cronache per un uovo lanciatole da uno sconsiderato (colpita a un occhio), l’estate scorsa, mettendo in dubbio la sua partecipazione agli Europei di Berlino. Si riprese per tempo e nella capitale tedesca si piazzò quinta. La lanciatrice dopo aver trascorso l’inverno all’Università con una borsa di studio offertale dalla Angelo State University, è tornata in Piemonte (dove abita), nella prima gara ha lanciato a 60,66 a Mondovì, nel frattempo sta preparando la tesi su Sacco e Vanzetti. Capito il tipo?