Le notizie delle gare annullate nel fine settimana hanno portato anche nel mondo della corsa la traccia delle tragiche alluvioni che hanno colpito, soprattutto, l’alta Toscana, nelle aree di Prato e Firenze. Come a fine maggio in Romagna e zone limitrofe, il nostro pensiero va alle persone colpite dal disastro e il nostro sostegno alle tante realtà, anche del mondo del podismo, che si stanno attivando per portare aiuto.
Da qualche settimana i fari erano accesi sulla 52esima New York City Marathon e sul fascino della Grande Mela. E questa volta la kermesse americana, oltre che conquistare con il consenso straordinario di 50.000 partenti, convince con il migliore risultato tecnico della giornata. Deus ex machina Tamirat Tola, che costruisce l’andamento tattico con due variazioni micidiali capaci di scompigliare aspirazioni e velleità di altri, e si presenta primo sul traguardo in Central Park con 2:04’58”, nuovo record della corsa. Finalmente New York sale cronometricamente la scala delle migliori prestazioni mondiali. E in una gara che propone adrenalina a mille, con crolli eccellenti, si ritrova Iliass Aouani, egli stesso in un periodo di cambiamenti personali, settimo assoluto e quarto europeo in 2:10’54”. Una volata terribile accende la gara femminile, vinta dalla keniana Hellen Obiri in 2:27’23” come se si trattasse di un diecimila. Seconda la grande Letesenbet Gidey.
Dopo New York, in un’ideale classifica di maratone metropolitane, si piazza Seul. Nella capitale della Corea del Sud vince il poco noto etiope Balew Yihunle in 2:07’12”, con i primi quattro sotto 2:08’00”. Non male davvero l’arrivo di un altro etiope, Alelelgn Amogne, nella torinese piazza Castello:2:09’46”. Cesare Maestri, uno degli scalatori più forti d’Italia, chiude i fatidici 42,195 chilometri in un eccellente esordio di 2:14’00”, a dimostrazione di come la corsa in montagna si concili anche con la maratona.
Dalla vicina Francia un altro buon crono: in 2:10’25” il keniano John Langat si impone nella Maratona delle Alpi Marittime, sulla suggestiva direttrice da Cannes a Nizza. Ormai non contiamo più il numero di maratone concluse dal giapponese Yuki Kawauchi: il “Calcaterra” d’oriente abbina quantità a qualità vincendo in 2:11’48” la Maratona di Miyagi.
Gli spagnoli , con un 1-2-3 , dominano l’ordine d’arrivo del Campionato mondiale di 50 chilometri disputato nell’indiana Hyderabad. Primo è Chakrib Latrache in 2:48’20”. Fra le donne il primo posto va alla britannica, di chiare origini italiane, Carla Molinaro.
Novità meneghina la staffetta aziendale di venti chilometri, dove si esaltano i colletti bianchi sui venti chilometri: riscuote un indubbio successo l’idea “The loop”, organizzata nella milanese City Life, sulla scorta dell’Ekiden giapponese che, guarda caso, viene organizzata quasi in contemporanea a Fukuoka e Saitama.
Qui sotto i risultati. Non può mancare una classica felsinea come la Vallazza, in quel di Molinella. Trionfano Luis Ricciardi e Anna Spagnoli.
Bomet (Ken)-Cross nazionale-Uomini(10 km): 1° Daniel Simiu 28’41”; 2° Edwin Bett 28’45”; 3° Vincent Lagat 28’45”. Donne (10 km): 1° Agnes Ngetich 31’55”; 2° Cynthia Chepngeno 32’59”; 3° Sandra Chebet 33’11”.
Fukuoka (Giap)- 60° Ekiden (staffetta uomini 80.2 km , 7 componenti): 1° Kurisaki Hamira 3:53’11”; 2° Asahi Kasei A 3:53’54”; 3° Toyota Kyushu 3:55’49”.
Saitama (Giap)- 64° Ekiden (staffetta uomini 76.9 km, 7 componenti):1° Fujitsu 3:41’06”.
New York (Usa)- Campionato nazionale 5 km strada-Uomini: 1° Morgan Beadlescomb 13’44”; 2° Ahmed Muhammed 13’47”; 3° Tai Dinger 13’47”. Donne: 1° Annie Rodenfels 15’22”; 2° Rachel Smith 15’26”; 4° Keira D’Amato (35) 15’28”.
New York (Usa)- 52° New York City Marathon-Uomini: 1° Tamirat Tola (Eti) 2:04’58”; 2° Albert Korir (Ken) 2:06’57”; 3° Shura Kitata (Eti) 2:07’11”; 4° Abdi Nageeye (Ola) 2:10’21”; 7° Iliass Aouani (Fiamme Azzurre) 2:10’54”. Donne: 1° Heleen Obiri (Ken) 2:27’23”; 2° Letesenbet Gidey (Eti) 2:27’29”; 3° Sharon Lokedi (Ken) 2:27’33”.
