Coronavirus – Per la prima volta nella storia annullata la maratona di Boston

Coronavirus – Per la prima volta nella storia annullata la maratona di Boston

28 Maggio, 2020
Foto: Jane Monti / RRW

Per la prima volta nella storia la maratona più antica del mondo non si svolgerà. Previsto un rimborso per gli iscritti, che potranno partecipare alla virtual Boston marathon tra il 7 e il 14 settembre

La Boston Marathon 2020 è stata annullata per la prima volta nella storia, cominciata nel 1897. Lo hanno annunciato il sindaco della città, Marty Walsh, e gli organizzatori della Boston Athletic Association, giovedì 28 maggio. La gara era già stata spostata dal tradizionale terzo lunedì di aprile a lunedì 14 settembre. La decisione è stata causata dall’incertezza sulle previsioni di evoluzione dell’epidemia di Covid-19 negli Stati Uniti. Una decisione che matura in un momento di grande preoccupazione per la società statunitense, se si pensa che proprio in questi giorni è stato superato il tetto dei 100.000 decessi per Covid-19 negli USA.

 

Le parole del sindaco di Boston
«Assieme agli organizzatori abbiamo preso atto che la 124ª edizione della maratona di Boston non può essere svolta quest’anno per motivi di salute pubblica″, ha twittato Walsh. «Anche se il nostro obiettivo e la nostra speranza restano di continuare a fare progressi nel contenere il virus e rilanciare la nostra economia, non è reale pensare di poter organizzare un vento come la Boston marathon, né il 14 settembre né in qualsiasi altro momento del 2020.»

 

Rimborso agli iscritti e gara virtuale

Ai maratoneti iscritti verrà offerto un rimborso e la possibilità di correre virtualmente la 124ª edizione della gara. «A tutti i partecipanti che erano stati originariamente registrati per l’evento del 20 aprile 2020, infatti, è scritto che “verrà offerto un rimborso completo della quota di iscrizione e avranno l’opportunità di partecipare alla versione virtuale della 124a Maratona di Boston, che può essere disputata in qualsiasi momento tra il 7 e il 14 settembre», si legge nella nota diffusa dagli organizzatori, che offriranno anche «una serie di eventi e attività virtuali per tutta la settimana della maratona».

«La nostra massima priorità è di salvaguardare la salute della comunità, così come il nostro personale, i partecipanti, i volontari, gli spettatori e i sostenitori», ha dichiarato Tom Grilk, CEO del BAA, ideatori e organizzatori da sempre della gara aggiungendo che: «Anche se non possiamo portare il mondo a Boston a settembre, abbiamo in programma di portare Boston al mondo per questa 124a edizione.»

 

Primo stop in 123 anni

L’edizione 2019 della Boston marathon aveva registrato l’arrivo di 26.632 finisher, terza per numero di arrivati negli Stati Uniti dopo le maratone di New York e Chicago. Fino a questo 2020 niente aveva fermato lo svolgimento della gara: né la pandemia di Spagnola nel 1918 (quando la gara venne disputata solo da staffette militari), né le guerre mondiali.

Dopo Berlino, viene meno così un’altra grande maratona del circuito Abbott World Marathon Majors, che in questo 2020 ha fatto in tempo a veder correre solo un’edizione ridotta della Tokyo marathon (solo top runner).

Restano per ora in calendario gli altri tre appuntamenti del massimo circuito mondiale: Londra (spostata dal 28 aprile al 4 ottobre), Chicago (nella data originale di domenica 11 ottobre) e New York, la cui cinquantesima edizione è ancora prevista per domenica primo novembre.