Ciao 2021, l’anno azzurro dello sport

Ciao 2021, l’anno azzurro dello sport

22 Dicembre, 2021

L’anno che si chiude tra pochi giorni sarà ricordato per alcuni lustri. Il 2021 per lo sport italiano è stato un anno eccezionale, non parliamo poi dell’atletica leggera azzurra: cinque medaglie tutte d’oro ai Giochi Olimpici di Tokyo, secondi dietro gli Usa. Ogni persona che s’incontra ancora oggi stenta a crederci, invece, è stato tutto vero e non un sogno.

I nostri azzurri, passano giustamente da una celebrazione all’altra, Marcell Jacobs regala sorrisi sugli schermi televisivi in trasmissioni che mai avrebbero pensato di ospitare un velocista. Gimbo Tamberi è il nuovo testimonial della “Regione Marche”, Filippo Tortu va in visita ai ragazzi di disabilità intellettiva, relazionale e funzionale, Fausto Desalu compare sulle pagine della “rosea” promuovendo prodotti della sua regione e via dicendo.

Tutto ebbe inizio il 1º agosto: era domenica, primissime ore del pomeriggio, al Nord (Milano per intenderci, il cielo era grigio), in 10 minuti tutto è accaduto vittoria nell’alto e nei 100, i due che si abbracciano e 7 milioni e 200 mila spettatori seguono l’avvenimento su Rai Due, ai quali si debbono sommare quelli di Discovery (Eurosport): un numero incredibile.

È da lì che si deve ripartire. Anche se onestamente, bissare cinque medaglie a Eugene (Mondiali del prossimo luglio) forse neppure il più ottimista di questo mondo (leggi Giovanni Malagò, presidente del Coni) può sperare… Bene fa il DT Antonio La Torre a predicare sempre di mantenere i piedi per terra. Il suo è una sorta di mantra che ripete ad ogni occasione. E non sbaglia. Quello che più balza all’occhio e si sente ripetere se i nostri azzurri saranno in grado di ripetersi a Parigi 2024. D’accordo l’Olimpiade non è lontanissima, ma prima di allora di gare se ne devono digerire. Tanto per iniziare si parte da un Mondiale sottotetto a Belgrado a marzo, poi come già scritto i titoli iridati nell’Oregon e dopo poco gli Europei tornano a Monaco di Baviera che già li avevano ospitati nel 2002. Su questi campionati gli azzurri, potranno e dovranno dimostrare che gli ori e i finalisti di Tokyo, non sono stati frutto di congiunzioni astrali favorevoli.
Poi, tanto per gradire, sempre prima di Parigi, si assegnano altri titoli iridati a Budapest nel 2023. Ci si ferma qui.

Rimaniamo in casa nostra e diamo appuntamento ai primi giorni dell’anno con i due cross lombardi che tengono alto il blasone della specialità. Ricordiamoci che a metà dicembre 2022 l’Italia organizzerà il Cross Europeo a Venaria Reale. Un bell’impegno dopo Ferrara, Legnano e Chia.


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