Accadde… domani: le corse che furono, in questi stessi giorni 

Accadde… domani: le corse che furono, in questi stessi giorni 

10 Maggio, 2020
Foto: Giancarlo Colombo
Da domenica 10 a giovedì 14 maggio, ecco cosa accadde negli stessi giorni che stiamo vivendo. 
10 maggio: Gebre-show a Berlino, sui 25 km; 11 maggio: nasce Lydia Cheromei, fenomen odi precocità; 12 maggio: nasce invece ad Anfu (CHN), Liu Hong, regina della 20 km di marcia; 14 maggio: più di un secolo fa, il doppio duello Kolehmainen – Bouin ai Giochi olimpici di Stoccolma.

E come per magia si riaprono le piste. Detta adesso, sembra una brutta battuta, ma maggio è il mese in cui i riflettori si spostano negli impianti, dove il mezzofondo, soprattutto quello prolungato, non mancava mai di far registrare record. Il tutto non prima di aver assistito a una micidiale partita a tre dominata da Gebrselassie, il più citato della rubrica. 

10 maggio 2009Haile Gebrselassie vince la 25 km di Berlino in 1:13’09”. Per il formidabile etiope, che da qualche anno si è dato alla strada, non è una giornata semplice. Gli si attaccano alle caviglie i keniani Samuel Kosgei e John Kalel; Geb deve ricorrere alla volata proverbiale per avere ragione degli irriducibili antagonisti, che vengono accreditati del suo stesso tempo. Per alcuni tratti sembra che arrivi la migliore prestazione mondiale, ma il tatticismo degli ultimi chilometri annulla il sogno. Resisterà così il tempo di Paul Kosgei (1:12’45”) stabilito cinque anni prima sempre nell’ex città del Muro. I 25 km su strada nel 2009 avevano già visto Gebrselassie protagonista a Dubai: primo in 1:13’17” il 16 gennaio. Per la cronaca, fra le donne a Berlino si impone la keniana Peninah Arusei in 1:22’31”.

11 maggio 1977 – Nasce in Kenya Lydia Cheromei, uno dei più grandi talenti precoci del mezzofondo. Un esordio fulminante, il suo: nel 1991, a soli tredici anni, vince i Campionati mondiali di cross ad Anversa. Nel contempo stabilisce le migliori prestazioni per categoria d’età nei 3.000 e 10.000 m (33’07”7)  a 13 anni, nei 5.000 m a quindici. I tempi fanno notizia in tutto il mondo e molti si interrogano sull’opportunità di gareggiare per una “bambina” che comunque vola in pista e su strada. Senza molta fortuna nei Campionati mondiali (quinta nei 5.000 m nel 1997), debutta con successo in maratona vincendo a Amsterdam in 2:25’57”.  Qualche anno prima (parliamo del 2004) era stata seconda nei Mondiali di mezza maratona. Lydia ha realizzato il personale di 1:08’14” sulla distanza. Unica “macchia” in carriera, la squalifica per doping dal 2005 al 2007.

12 maggio 1987 – Nasce invece ad Anfu, Provincia dello Jangxi, Liu Hong, una delle marciatrici più forti del secondo millennio. L’attitudine al lavoro tutta cinese e la preparazione sotto la guida di Giorgio Damilano sono le componenti dei successi che non tardano ad arrivare. Amaro il quarto posto nell’Olimpiade di Pechino proprio nella 20 km da lei adorata. Poi è una scalata ricca di soddisfazioni: terza a Londra nel 2012, finalmente trionfa nella rassegna a cinque cerchi di Rio de Janeiro. Si laurea anche campionessa mondiale nel 2011 e 2015, con una serie di piazzamenti da Guinness dei Primati. Nel 2015 stabilisce anche la migliore prestazione mondiale della “venti” con 1:24’38”. Liu è piuttosto conosciuta da noi per avere preso parte a stage a Pinerolo e a diverse prove del Trofeo Frigerio. Ha anche vinto il Challenge di marcia Iaaf 2011-12 e 2014-15. Pur prediligendo distanze inferiori, nel 2019 ha anche stabilito la migliore prestazione mondiale dei cinquanta chilometri.

13 maggio 1978 – Prosegue l’incredibile stagione all’aperto del keniano Henry Rono, che avrebbe cambiato la storia del mezzofondo mondiale fra aprile e giugno: quattro record mondiali migliorati nel giro di ottanta giorni. L’8 aprile l’irrequieto studente universitario corre i 5.000 m a Berkeley (USA), sede di un ateneo particolarmente famoso per le lotte studentesche, in 13’08”4, migliorando il 13’12”9 del neozelandese Dick Quax di neanche un anno prima. Il 13 maggio, sulla costa del Pacifico, a Seattle (USA), Henry butta giù il tempo dello svedese Anders Garderud dal gradino più alto all time dei 3.000 siepi con 8’05”4. Di lì a poco, altri due mondiali dal grande impatto emotivo: 27’22”5  sui 10.000 m (Vienna, 11 giugno) e  7’32”1 nei 3.000 m (Oslo, 27 giugno). 

14 maggio 1912 – A Stoccolma sono in corso i Giochi olimpici. esta memorabile il confronto fra il finlandese Hannes Kolehmainen e il francese Jean Bouin. L’ex muratore e boscaiolo finnico vinse i 10.000 m in 31’20”8; terzo il connazionale Albin Stenroos (32’21”8), quinto Alfonso Orlando (33’31”2). Il vero spettacolo si ebbe nei 5.000 m: nella pista di 380,33 metri i due si marcarono stretti con passaggi come 4’17” ai 1.500 m, 5’47” ai 2.000 m, 8’46” ai 3.000 m. Bouin anticipò la volata, e il suo fu un errore, perché Kolehmaninen (uno dei tre fratelli “volanti”) lo superò, esausto, a pochi metri dal traguardo, chiudendo in 14’36”6, nuovo record mondiale. Il finlandese avrebbe poi aggiunto il titolo olimpico di campestre e di gara a squadre.