Da Jakob Ingebrigtsen a Gimbo Tamberi

Da Jakob Ingebrigtsen a Gimbo Tamberi

05 Febbraio, 2018
Foto Giancarlo Colombo

La stagione indoor entra nella fase calda, che culminerà con i mondiali d’inizio marzo a Birmingham, mentre la corsa campestre ha ancora molte cartucce da sparare. La prima sarà domenica prossima 11 febbraio a S. Vittore Olona, dove andrà in onda la Cinque Mulini, prima del gran finale a Gubbio (10/11 marzo).

Ritorno sulle gare sotto tetto. D’accordo ad Ancona “patria” della stagione indoor si sono disputati i campionati italiani juniores e promesse, dove in evidenza ci sono stati i vari Andrea Dallavalle nel triplo e Mattia Montini nei 60 hs, entrambi della categoria under 20. Osservando però attentamente cosa accade in Europa non può passare sotto silenzio la piccola grande impresa di Jakob Ingebrigtsen. Il norvegese classe 2000 (sì, avete letto bene) si è impegnato alla grande nel campionato indoor della sua nazione. Leggetevi i tempi di questo ragazzo, il terzo della stirpe degli Ingebrigtsen, dopo Herik e Filip. Negli 800 ha chiuso in 1’52”02, arrivando secondo, nei 1500 ha vinto in 3’42”75 e nei 3000 si è imposto in 7’56”74 (record europeo under 23). Il tutto nello spazio di 24 ore!
Jakob Ingebrigtsen a metà dicembre aveva vinto il titolo europeo di cross della sua categoria a Samorin (Slovacchia), dopo che l’estate scorsa era stata la stella degli Europei di Grosseto.

Tornando in Italia tra due settimane nel capoluogo dorico si svolgeranno gli assoluti, che avranno una sorta di anteprima spumeggiante. Il venerdì sera (16 febbraio) Gianmarco Tamberi scenderà in pedana per conquistare il titolo italiano nella sua città. Gara solo per gli specialisti dell’alto (uomini). Solo quella. Le altre prove nei due giorni successivi. Era nell’aria da qualche tempo. “Gimbo” aveva da qualche tempo espresso le sue idee (interessante un’intervista rilasciata al sito con tanto di video della Gazzetta.it), dove affermava che l’atletica è uno sport che si deve svecchiare, prendere spunto dall’NBA e via dicendo. Al “miglior fico del bigoncio” non si può dire di no, a quanto pare. Il PalaMarche di Ancona sarà tutto per lui. E che siano salti verso la gloria.