2019, un anno di corsa da ricordare: quarta parte

2019, un anno di corsa da ricordare: quarta parte

28 Dicembre, 2019
Cosa resterà del 2019? I fatti e le persone del mondo del running. Ecco i nostri ricordi di luglio e agosto.

2 luglio, martedì: a Marsilia, Marta Zenoni, dopo quattro anni, torna a migliorarsi nei 1.500 m con 4’09”48, primato personale frantumato di oltre cinque secondi (aveva 4’14”50).

5 luglio, venerdì: a Rieti, nei 600 m, Eloisa Coiro chiude in 1’28”23, miglior tempo di sempre a livello Juniores (precedente: Elena Bellò, 1’30”36, 12 aprile 2014, Rovereto, quando era ancora allieva).

6 luglio, sabato: a Londra, Yeman Crippa (nella foto) vince in 27’49”79 la Coppa Europa dei 10.000 m. Vittoria anche a squadre con Lorenzo Dini, sesto in 28’09”21 e Said El Otmani, decimo con 28’26”02, entrambi al record personale. È il quinto successo italiano al maschile in Coppa Europa dopo quelli del 2002, 2013, 2015 e 2016, il secondo individuale dopo Daniele Meucci nel 2016. Per l’Italia c’è anche il bronzo della squadra femminile con Sara Dossena (10ª in 32’30”47, p.b.), Isabel Mattuzzi (14ª, 32’44”17) e Giovanna Epis (quarta in serie 2 con 32’59”16, p.b.).

12 luglio, venerdì: 4’12”33 è il nuovo limite mondiale del miglio donne. Lo firma Sifan Hassan nel meeting di Montecarlo. 

14 luglio, domenica: l’Italia torna dai Campionati europei under 23 di Gavle (SVE) con 2 argenti e cinque bronzi, compreso quello sui 1.500 m di Marta Zenoni. Quinta Francesca Tommasi (5.000 m), sesta Elena Bellò (800 m), ottavi Simone Barontini (800 m) e Ossama Meslek (1.500 m).

15 luglio, lunedì: al meeting internazionale di Sotteville-lès-Rouen (FRA), Osama Zoghlami si migliora sui 3.000 m: 7’50”84 (quarto).  

20 luglio, sabato: nella prima giornata della decima tappa della Iaaf Diamond League a Londra, Yeman Crippa si migliora ancora nei 5.000 m con il nuovo record personale di 13’07”84, a poco più di due secondi dal primato italiano di Salvatore Antibo (13’05”59, 18 luglio 1990).

21 luglio, domenica: si conclude a Boras (SVE) “La spedizione under 20 più importante della storia dell’atletica italiana”. Dagli Eurojuniores gli azzurrini, infatti, tornano con cinque medaglie d’oro, undici podi e un secondo posto nel medagliere (5 ori, 3 argenti, 3 bronzi) con un solo titolo in meno rispetto alla Gran Bretagna. Nel bottino anche l’argento di Nadia Battocletti nei 5.000 m e il bronzo di Elisa Ducoli nei 3.000 m, oltre al quarto posto di Elisa Coiro (800 m), il sesto di Ludovica Cavalli (3.000 siepi), i settimi di Enrico Vecchi (3.000 siepi) e Angela Mattevi (5.000 m), gli ottavi di Nicolò Daniele (1.500 m), Sofia Favalli (800 m) ed Elisa Vandi (400 m).

6 agosto, venerdì – A Goteborg, in Svezia, Nadia Battocletti migliora dopo 40 anni il primato nazionale juniores dei 3.000 m con 9’04”46 (precedente: Sabine Ladurner, 9’07”0, Firenze, 6 giugno 1979): «Una gara pazzesca! Felice per un risultato che mi dà tanta fiducia».

31 agosto, sabato – Va in archivio l’Ultra Trail du Mont Blanc dove, a sorpresa, si è imposto lo spagolo Pau Capell (20:19”) davanti al tre volte vincitore Xavier Thevenard. Prima tra le donne la statunitense Courtney Dauwalter (24:34’). Nessun italiano nei primi/prime dieci.

LEGGI anche:
2019, un anno di corsa da ricordare PRIMA PARTE

SECONDA PARTE

TERZA PARTE