-1 mese ai Mondiali. Road to Eugene

-1 mese ai Mondiali. Road to Eugene

15 Giugno, 2022

A un mese esatto dall’inizio dei Campionati Mondiali di atletica leggera, proviamo a metterci nei panni del DT Antonio La Torre e cercare di intuire chi potrebbero essere gli azzurri che calcheranno la pista di Hayward Field.  Un compito assai improbo, nessuno vuole sostituirsi a chi sta nella stanza dei bottoni, visto che che finora le prestazioni degli azzurri non sono state eclatanti. Solo un gioco. Specie in altre discipline, leggi il calcio, ci sono almeno 50 milioni di CT, poi non è detto che nessuno voglia occupare il posto di Antonio. Una cosa è certa: la strada verso l’Oregon è costellata di insidie e di trappole.

Come abbiamo ricordato nei numeri precedenti della nostra rubrica, nella maratona non ci sarà nessun azzurro. Tutti rimandati a Monaco di Baviera. Nella ”santa” marcia, con Antonella Palmisano (infortunata), si potrebbe puntare sulla medaglia d’oro di Tokyo Massimo Stano e Agrusti (km 35), Fortunato (km 20). Tra le donne la maglia azzurra dovrebbe andare sulle spalle di Trapletti e Colombi (km. 20).

Velocità

Si spera ovviamente in un pronto recupero di Marcell Jacobs, poi le non brillanti prestazioni di Tortu e Desalu non depongono a loro favore, per una finale nei 200, per la 4×100 Patta e altri due come riserve. In rosa, la 4×100 per una finale, forse qualche spazio a livello individuale a Dosso (100) e Kaddari (200).
Anche i quattrocentisti non hanno fatto faville, la speranza è allestire una staffetta degna nella 4×400.

Mezzofondo.

Si potrebbe giocare la carta Tecuceanu (800), come pure quella di Abdelwahed nelle siepi. La nostra punta Yeman Crippa, come lui stesso conferma, sarà schierato solo nei 10 mila. Mentre Elena Bellò negli 800 il biglietto aereo per l’Oregon dovrebbe averlo già in tasca, così come la sua rivale Gaia Sabatini nei 1500.
Punto interrogativo per gli ostacoli: Dal Molin (110hs)? Ayomide Folorunso (400hs)? Ci si ferma qui.

Salti.

Gimbo Tamberi capitanerà la formazione azzurra, nella speranza di vederlo su misure diverse dalle ultime e meno polemico (Trieste docet), con il campione olimpico sicuramente Elena Vallortigara, mentre nei salti in estensione potrebbe meritare la convocazione, non fosse altro per lo spirito di abnegazione per Darya Derkach nel triplo e Roberta Bruni nell’asta.


Lanci.

Dopo l’infortunio di Weir, ci resta Nick Ponzio con un Leonardo Fabbri in fase evolutiva, verrà convocato? Mentre tra le donne Sara Fantini dopo due primati nel martello e Daisy Osakue dovrebbero essere della partita.

Chi scrive ha provato a stilare una sorta di lista di convocati, quella ufficiale dopo gli Assoluti di fine giugno.