Come si fa a mantenere il nostro massimo ritmo quando il terreno e la pendenza cambiano di continuo? Saggezza, esperienza e conoscenza di sé stessi sono le armi migliori per questo obiettivo, ma a volte non bastano. Un aiuto, di recente, ci è arrivato dalla tecnologia, con la funzione “PacePro” di Garmin
Un certo tempo al chilometro per un determinato e preciso numero di chilometri. Fatica permettendo, nella corsa su strada è facile avere dei riferimenti per capire se stiamo dando il massimo in una gara oppure no. Nel trail running, invece, non ci sono punti di riferimento, “La costanza è data dallo sforzo fisico mentre la variabile è la velocità, perché dipende dal dislivello e dal tipo di terreno su cui si sta correndo”, scrive Fulvio Massa.
Le “trappole” del trail
Prosegue Massa: “Non è facile, intendiamoci, capire in ogni fase della corsa di trail running quale sia il ritmo migliore da tenere, quello più adatto a noi. Le “trappole” fisiche e mentali della dimensione trail running sono numerose: l’impeto dovuto alla competizione, l’adrenalina, la concentrazione da mantenere per molte ore, il trovarsi a seguire il ritmo di una scia di atleti, il farsi rapire da un panorama mozzafiato, l’adagiarsi in una zona di comfort sono tutti elementi tipici di una gara di trail che portano a distogliere l’attenzione dalla corretta tattica di gara e a farci finire preda di un’andatura troppo veloce o troppo lenta.
Il buon trailer può dire di aver gestito in modo ottimale la gara solo quando riesce a esprimere il 100% delle proprie potenzialità. La saggezza e l’esperienza, unite alla perfetta coscienza dei propri limiti, sono le armi migliori per una ottimale gestione tattica, ma a volte non bastano”, dichiara Fulvio Massa, che poi spiega nei dettagli come tradurre saggezza ed esperienza in “cose da fare” in una precisa tattica di gara, anzi, due: una per l’atleta di buon livello e una diversa per chi si sia da poco avvicinato al trail running.
Un aiuto dalla tecnologia
“Un aiuto, però, ci è di recente arrivato dalla tecnologia, in particolare da Garmin, che con la funzione “PacePro” ci ha messo in grado di creare una strategia personalizzata delle andature in base all’obiettivo di tempo che ci siamo prefissati, basandoci sulla lettura del tracciato di gara e tenendo conto dei dislivelli.” Anche di questa strumentazione nell’articolo è contenuta un’ampia spiegazione.
Nota: Questo testo rappresenta una sintesi del servizio “La tattica migliore per correre il più velocemente possibile”, di Fulvio Massa, pubblicato su Correre n. 421, novembre 2019 (in edicola a inizio mese), alle pagine 50-52.