Il Condirettore Daniele Menarini ci accompagna alla scoperta del primo numero del 2021: Correre di gennaio (in edicola o in versione digitale) è un viaggio che ci riconnette con le nostre passioni, nonostante la pandemia.
Aria.
Oppure: open.
Decidete voi, gentili lettori di Correre e visitatori di Correre.it
Scegliete da soli la parola che meglio riassuma nel vostro lessico i concetti di spazio aperto, libertà di movimento, piacere del respiro, profumo dell’aria.
Sarà per la naturale propensione a cercare quello che ci manca, ma è questa la visione che fa da filo conduttore al numero di Correre di gennaio, presente in edicola e nella versione digitale in questa fine delle festività più spente dal dopoguerra in poi. Ed è un filo conduttore, credetemi, involontario, che si è materializzato sotto gli occhi della redazione a mano a mano che prendevano forma i contenuti in pagina.
Libera vita, libera corsa
Dalla seconda parte del reportage sulle World Series delle Azzorre, cuore selvaggio, seppur attentamente organizzato, dello spirito del trail running, alla “Kilianeide” che prende forma in 16 pagine della sezione Monitor, la corsa in ambienti aperti e liberi la fa da padrona. In quello spazio dedicato al fallito tentativo di record delle 24 ore di corsa da parte del più grande trail runner di sempre (che già ha annunciato di volerci riprovare) abbiamo ritrovato un tempo che a volte i ritmi di lavoro quotidiano ci fanno temere di aver smarrito: il tempo per le riflessioni su ciò che abbiamo la fortuna di poter vivere correndo. Con i doveri della cronaca ormai completamente presi in carico dalla velocità delle news online, ci ritroviamo e sempre più ci ritroveremo un Correre più che mai libero di spaziare sui dettagli e sugli approfondimenti che richiedono un tempo di lettura e di ragionamento lontano dal cortocircuito dei Social, che pure curiamo con il massimo del nostro impegno.
Lettori ultra
Un tempo da ultramaratoneti della mente, liberi di procedere lentamente, parola per parola. Liberi di leggere pensando.
Parallela, corre, in tutti i sensi, la voglia di vincere l’incertezza del tempo rituffandosi nelle dinamiche dell’allenamento. È per questo che continuiamo, anche in questo nuovo anno, a proporvi contenuti di preparazione per i diversi livelli. Una nuova consapevolezza della fortuna di amare la corsa credo ci attenda fuori da questa pandemia ed è probabile che ci farà vivere ogni allenamento con la gioia che esplode nelle immagini dei bambini del Sicily Camp di Giuseppe Giambrone (nella foto), altro reportage di questo Correre di gennaio.
Dalla redazione di Correre e di Correre.it buona lettura, buona corsa e buon 2021.