Quanti chilometri si devono correre per preparare una maratona di alto livello? Le impostazioni metodologiche di lavoro dipendono quasi sempre dalle caratteristiche tecniche e psicologiche dell’atleta.
Il caso Bordin
L’esempio più eclatante di “motore umano” è quello di Gelindo Bordin, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Seul ‘88, doppio campione europeo a Stoccarda ’86 e Spalato ’90, e bronzo mondiale nel 1987 a Roma. Nelle sue schede di lavoro si evidenziano chilometraggi importanti, regolarmente intorno ai 240-250 km alla settimana, con una punta di 273 chilometri nella terzultima settimana di allenamento prima di vincere la medaglia d’oro olimpica.
Un suo cavallo di battaglia? 3×7 km (20’57”, 20’54” e 20’32”), recupero di 1 km (3’10” il primo, 3’08” il secondo). Totale: 23 km in 1:08’41”, media 2’59”/ km circa.
Il caso Giacobazzi
Il giovane emiliano sembra avviato sulla strada di Gelindo Bordin. Classe 1996, il fondista pavullese allenato da Mauro Bazzani ha esordito nella maratona nel 2016 a soli 20 anni (Reggio Emilia, 2:23’26”) e lo scorso novembre ha vinto la maratona di Torino con un tempo incoraggiante: 2:15’25”.
Anche Giacobazzi ama correre a lungo, a ritmi elevati perfino nelle uscite di fondo lento. I suoi primati nelle prove in pista (14’25” sui 5.000 m e 29’45” nei 10.000 m) non sono straordinari; meglio il 1:05’00” con cui ha vinto il titolo promesse ad Agropoli (SA) a metà ottobre, correndo a circa 3’05”/km.
Il caso Dossena
Sara Dossena ha esordito col botto nella maratona di New York, cogliendo un brillantissimo sesto posto in 2:29’38”. Ottima promessa giovanile, Sara ha poi subito vari infortuni, restando addirittura inattiva nel biennio 2008-2009, per poi accostarsi al triathlon.
Nel 2017, ha migliorato il suo personale sulla mezza maratona con 1:10’38”, vinto il titolo italiano dei 10.000 m su pista in 33’11”98 ed è arrivata seconda ai Campionati italiani dei 10 km su strada in 33’23”.
Sara ha poi puntato sulla tenuta dei ritmi gara, più che su chilometraggi esasperati. Alcuni esempi: a meno di 24 ore dall’argento di Dalmine, ha corso 30 km a Monza in 1:55’01”; nel week end del 22-23 settembre ha disputato due mezze maratone a distanza di 18 ore (1:13’23” a Sondrio e 1:14’55” a Vinovo.
Il caso Bertone
Chi fa di necessità virtù è certamente anche la fenomenale Catherine Bertone, che, non potendo fare i bi-giornalieri per la sua attività professionale di pediatra, svolge come lavoro base i lunghissimi (oltre 30 km) a ritmi abbastanza elevati (sotto i 4’/km), in cui inserisce variazioni a ritmo gara di 3-4-5 km a ritmi intorno ai 3’30”/km.
Nota: Questo testo rappresenta una sintesi del servizio “Quanti chilometri a settimana per una maratona?”, di Giorgio Rondelli, pubblicato su Correre n. 399, gennaio 2017 (in edicola da sabato 30 dicembre), alle pagine 30-34.