Rondelli: nelle gare di fondo qualcosa è cambiato

Rondelli: nelle gare di fondo qualcosa è cambiato

26 Dicembre, 2018
Foto: Giancarlo Colombo

Non solo Keitany e Kipchoge: sta andando in archivio un 2018 con undici donne sotto il muro delle 2:20’ e dodici uomini sotto le 2:05’ in maratona. Risultati riconducibili anche a un metodo di allenamento profondamente innovato, che abbandona i tantissimi chilometri per privilegiare una maggior velocità di ripetute con più recupero attivo, oltre che a un mutato approccio mentale alla distanza regina.

Allenamenti moderni 

A cosa si deve questa esplosione di grandi risultati cronometrici? 

Meno lunghissimi e più allenamenti specifici a ritmi anche più veloci di quelli di gara. L’attuale ricetta vincente di allenamento sembra essere quella di non esasperare il numero di chilometri settimanali, ma piuttosto di velocizzare le ripetute sulle distanze comprese fra i 1.000 e i 1.500 m, con pause di recupero ridotte. Al tempo stesso, appare utile sollecitare ancora di più la meccanica di corsa con numerose e veloci ripetizioni di 400 m oppure con i classici fartlek protratti per oltre un’ora di lavoro. 

Più recupero attivo

Un’altra chiave vincente indispensabile per riuscire a far assorbire agli atleti questo nuovo tipo di allenamento qualitativo è aumentare i giorni di recupero attivo fra una seduta di qualità e quella successiva. 

Come lavoro più squisitamente organico con funzioni di resistenza alla distanza vengono utilizzate anche alcune sedute specifiche di fartlek aerobico, quasi sempre entro i 30 km, in cui gli atleti alternano chilometri corsi al ritmo del fondo medio a variazioni di velocità effettuate a ritmo gara di maratona oppure anche ad andature più sostenute. 

Il futuro

I grandi obiettivi sono l’abbattimento del muro delle due ore e il miglioramento del primato del mondo femminile di Paula Radcliffe (2:15’25”, Londra, 2003), un record spaziale che dura da ben 15 anni.

Sulla carta i due maggiori candidati a realizzare queste due ciclopiche imprese sembrano essere il keniota Eliud Kipchoge, già primatista del mondo della maratona con 2:01’39”, e la sua connazionale Mary Keitany, straordinaria protagonista a New York il 4 novembre scorso, che detiene il secondo tempo all time sulla maratona, ma il primo in una gara per sole donne, con 2:17’01”. 

Nota: Questo testo rappresenta una sintesi del servizio “Nelle gare di fondo qualcosa è cambiato”, di Giorgio Rondelli, pubblicato su Correre n. 411, gennaio 2019 (in edicola a inizio mese), alle pagine 46-51.

Correre Gennaio 2019

Speciale ultra – Distanze sempre più lunghe: questa la tendenza nelle gare di trail degli ultimi anni. Fra strategie di marketing e spinte motivazionali, il punto di Pietro Trabucchi. Speciale ultra – Una spinta verso l’estremo: le riflessioni dell’ex ultrarunner Andrea Accorsi sulla scelta di cimentarsi in prove sempre più impegnative. Speciale ultra – 217 […]

SEMPRE IN QUESTO NUMERO

Scarpe&Sport: le novità 2019 in allegato a Correre di gennaio

25 Dicembre, 2018

I runner trovano 464 nuovi modelli di scarpe da conoscere e valutare, suddivisi in 289 calzature per la corsa su strada e 175 per il trail running, ma anche gli appassionati di cammino, trend in costante crescita, hanno a disposizione 26 idee per una scarpa, ed è facile che siano interessati anche alle 92 proposte […]

Donne che cominciano a correre: il progetto “Cento principesse, una maratona”

25 Dicembre, 2018

100 Principesse di Torino è il nome del progetto ideato e realizzato da Carlotta Montanera (Running Charlotte), che i lettori di Correre hanno incontrato sul numero di settembre, nella prima puntata del viaggio nel mondo dei running blogger curato da Marco Raffaelli. Il target «Nella ricerca dei destinatari della mia iniziativa di promozione del running […]

Tutti i rischi dello zucchero

25 Dicembre, 2018

  Il controllo del consumo di zucchero è un argomento di grande attualità. Sono attive raccolte di firme per introdurre una tassazione sullo zucchero aggiunto agli alimenti, ma sembra evidente che le aziende che ne fanno il primo ingrediente dei loro prodotti si opporranno con tutte le armi a loro disposizione, incluso il ricatto pubblicitario. […]

Trail running: tempo di programmare

25 Dicembre, 2018

Dobbiamo ancora cominciare a gareggiare, ma già sappiamo che sarà un anno particolare, questo 2019, per quanto riguarda le località di svolgimento di molte gare di trail running, i cui sentieri sono stati danneggiati e talvolta addirittura cancellati dal maltempo degli ultimi mesi. Crocette sul calendario Lo scopo di questo articolo di Fulvio Massa (Correre […]

Speciale ultra

25 Dicembre, 2018

Esiste da alcuni anni una tendenza ad allungare costantemente i percorsi delle competizioni, su strada come in natura: si tratta di un fatto positivo o di un fenomeno dai risvolti negativi? Sentirsi finisher Uscire dalla propria area di comfort per mettersi alla prova ed esplorare i propri limiti è sicuramente una delle spinte più forti […]

Per un 2019 tutto da… correre

25 Dicembre, 2018

  L’immagine che apre la newsletter dedicata ai contenuti di Correre di gennaio coglie due corridori alle prese con un ambiente dall’orizzonte sterminato, dove già i colori e le montagne disegnano la difficoltà della corsa. Chi legge il primo numero del 2019 della nostra rivista ritrova quell’immagine nel servizio dedicato alla Badwater, considerata la più […]