Torniamo a parlare di indumenti a compressione, anzi, dell’indumento da cui questa tendenza ha preso le mosse: la calza.
Diminuzione del Doms
La ricerca scientifica ha fornito dati importanti. Il primo grande vantaggio delle calze compressive è che diminuiscono il Doms (Delayed Onset of Muscle Soreness), ovvero quell’indolenzimento muscolare che raggiunge il suo picco tra le 24 e le 48 ore dopo un’attività fisica intensa.
È stata dimostrata una riduzione dei markers di danno e infiammazione muscolare, e quindi anche di Doms, oltre a una riduzione dello sforzo percepito e a una migliore biomeccanica di corsa. L’ipotesi sulla motivazione di questi effetti (che, invece, è ancora da giustificare con ricerche in fase di lavorazione) è che con la compressione data dalle calze diminuisca l’oscillazione o vibrazione muscolare, ci sia una migliore neurotrasmissione ed efficienza meccanica a livello molecolare e, dunque, un minore danno muscolare da stress.
Più sangue al cuore
Un altro importante beneficio è che le calze compressive, riducendo la stasi venosa e inducendo un maggior ritorno venoso dalle gambe verso il cuore, aumentano la gittata cardiaca a ogni battito grazie a un più grande volume di sangue messo in movimento e a una minore dispersione in periferia. Il risultato è che i muscoli ricevono più litri di sangue ossigenato.
Un maggior ritorno venoso comporta, inoltre, lo smaltimento delle scorie metaboliche che fanno sentire dolore e stanchezza (sia durante l’attività sportiva sia successivamente) e provocano perdita di forza, riducendo così il rischio di incappare in infortuni muscolari.
Accanto all’aspetto circolatorio, bisogna ricordare che lo stretto contatto del tessuto sulla pelle migliora la percezione del movimento e del gesto che si sta compiendo e, quindi, c’è minor dispersione di energia con un’efficienza portata al massimo delle potenzialità di ciascuno.
Da non sottovalutare, poi, l’effetto termico: quando fa freddo le calze tengono caldi i muscoli, mentre quando fa caldo il sudore espulso per raffreddare il corpo è uguale sia “con” sia senza compressione.
I prodotti su Correre di novembre
Nove aziende hanno accettato il nostro invito a esporre non solo il proprio prodotto top, ma anche il ragionamento scientifico che ne ha guidato la messa a punto: Compression Sock Performance di Bauerfeind, Booster Elite di BV Sport, Compression Calf Sleeves 2.0 di CEP, Oxi-Jet Compression di Mico, Active Energy di Solidea, 900 Compression Endurance Plus di Spring, Run Compression Fly di UYN, Accumulator Competition di X-Bionic, Line Sport Running di SPM.
Nota: Questo testo rappresenta una sintesi del servizio “Obiettivo: mandare più sangue al cuore”, di Fulvio Massa, Bianca Lenci e Daniele Menarini, pubblicato su Correre n. 409, novembre 2018 (in edicola a inizio novembre), alle pagine 80-89.