Quest’anno, con l’arrivo della primavera, non accadrà più che i parchi delle nostre città “torneranno a riempirsi di gente che corre”. … perché quei parchi non si sono più svuotati, mesi fa, con l’arrivo dell’inverno. Fatta salva la parentesi “Burian”, più allarme meteo che freddo vero, chi correva ha continuato a farlo. E chi voleva cominciare, a sua volta, non ha atteso la primavera per farlo, ha cominciato e basta.
È la realtà del running, che ormai più che uno sport è uno stile di vita che non conosce stagioni. Si lavora e si corre, ci si frequenta per correre, ci si piace e talvolta ci si innamora, anche, correndo. Si viaggia insieme, correndo, ma ogni corsa, in fondo, è un viaggio, anche il più blando degli allenamenti: un viaggio dentro di noi, dentro quella dimensione intima che la corsa, col suo filtro di endorfine e serotonina, ci permette di frequentare.
Quello che rifiorisce con la primavera, invece, è il calendario: aprile presenta una concentrazione di appuntamenti da togliere il fiato. Correre di aprile raggiunge le edicole nella settimana tra Pasqua e uno dei più intensi “marathon day” dell’anno: la domenica 8 che vede svolgersi in Italia gli appuntamenti di Roma e Milano e oltre confine quelli di Parigi e di Rotterdam.
L’eleganza corre con noi
La corsa come stile di vita è una dimensione che trova conferma anche nello speciale abbigliamento che trovate all’interno di Correre di aprile. Un dossier dedicato alle nuove collezioni primavera-estate di 21 aziende del settore, proposte in un vero e proprio servizio di moda e completate da 44 schede prodotto e 11 focus, tra consigli per una scelta consapevole e approfondimenti legati alla natura dei materiali utilizzati, alla tutela della salute, all’innovazione. Il lettore potrà constatare, sfogliando, come la tendenza dei produttori sia quella di abbattere la barriera che fino a qualche stagione fa separava, ad esempio, l’abbigliamento tecnico, per allenamento o gara (il cosiddetto “active”) da quello di sport inspiration, da utilizzare nel tempo libero (l’altrettanto cosiddetto “lifestyle”).
In questa primavera-estate 2018, ancor più di quanto non sia già accaduto nelle stagioni calde precedenti, ci si allenerà e si gareggerà con t-shirt e short che non sfigurerebbero a un happy hour o in una serata informale, perché non c’è più una corsa separata dal resto della vita, ma una vita con dentro la corsa.