Correre al femminile: alimentazione e movimento, un binomio vincente

Correre al femminile: alimentazione e movimento, un binomio vincente

26 Gennaio, 2017
(Foto: Pierluigi Benini)

Ogni anno aumenta il numero di donne che corrono. Lievitano anche le richieste di programmi di allenamento e regimi alimentari equilibrati, essendo sempre più alle prese con cibi non sempre salutari, additivi e ingredienti la cui la provenienza non è certa, allergie e intolleranze che fanno impazzire il sistema immunitario.

Con il 2017 è iniziato un nuovo corso dedicato alle quote rosa del mondo del running, di cui si occuperanno Julia Jones e Maria Comotti. Mese dopo mese, seguiremo tre donne, di età diverse, nel loro approccio all’attività fisica. In ogni storia verranno affiancate dai consigli di un nutrizionista, che elaborerà un piano personalizzato per ciascuna di loro. Con, sempre, l’obiettivo di ispirare altre persone. Partiamo con Margherita Bobrek, una ribelle dalla disciplina di ferro, che vorrebbe migliorare il suo personale alla maratona di Treviso.

Il primo mese – La preparazione di una 42 km richiede almeno quattro allenamenti a settimana, per un volume di 50 km. Partendo dalla gara obiettivo, contate quattro mesi indietro. Se la manifestazione è in programma a fine ottobre, la maggior parte del lavoro sarà svolto con il caldo. Questo significa alzarsi prima dell’alba, oppure attendere la sera. Per chi, invece, scegliesse una maratona primaverile, è opportuno prevedere gli allenamenti nelle poche ore di luce che offre l’inverno. Entrambe le situazioni sono fattibili, è solo questione di organizzarsi.

La seduta chiave – 30’ di corsa; 5’ stretching; 6×100 m (passo saltellato-camminare-skip-camminare-corsa calciata dietro-camminare); 10’ di corsa a velocità media.

Il secondo mese – Margherita ha incrementato il volume di chilometri settimanali, tirando fuori il suo lato stacanovista. Non sottovalutate il relax necessario a recuperare dalla fatica degli allenamenti, concedendovi qualche uscita o semplicemente riposandovi a casa.

La seduta chiave – 20’ di corsa lenta come riscaldamento; 3’ di stretching; 4x(2 km lenti-1 km veloce-500 m camminando).

Lo schema alimentare – Tenuto conto della sensibilità al grano di Margherita, saranno permessi pane integrale due volte a settimana e una pizza integrale ogni quindici giorni. Mai pasta o pane bianco. Il resto dei carboidrati necessari verrà da cereali, patate, legumi, frutta e verdura. Un’abitudine da rivedere è quella della colazione molto frugale. Sono banditi i fuoripasto, al massimo un frutto al mattino e uno al pomeriggio.

Nota: questo contributo rappresenta una sintesi del servizio intitolato “Uno shock. Ma tengo duro, perché mi diverto”, pubblicato su Correre n. 388, febbraio 2017, a firma di Julia Jones e Maria Comotti 

Correre Febbraio 2017

Cosa c’è su Correre di febbraio Personaggi – Eyob Ghebrehiwet Fanyel, ventiquattrenne di origini eritree, è stato la sorpresa della maratona di Firenze. Terzo al traguardo, col suo 2:15’39” è stato il miglior debuttante italiano del 2016. Conosciamolo meglio nell’intervista di Saverio Fattori. Tecnica di corsa – Correre in leggera discesa per migliorare l’esecuzione del […]

SEMPRE IN QUESTO NUMERO

Tecnica di corsa: discesa per migliorare la falcata 

26 Gennaio, 2017

Un tipico problema che limita i podisti amatori nell’esprimere al meglio il proprio potenziale organico è la ridotta efficienza meccanica cui, col passare degli anni, si aggiunge la perdita di efficienza. Per limitare gli effetti dell’invecchiamento fisiologico si può agire sull’aspetto bio-meccanico, con un paio di stimoli specifici alla settimana. Oltre a dedicare tempo ed […]

Maratona azzurra, qualcosa faticosamente si muove

26 Gennaio, 2017

Inutile girarci attorno: il 2016 è stato un anno di vacche magre per la maratona azzurra, soprattutto in campo maschile. Il colpo di grazia è arrivato con la maratona dei giochi olimpici di Rio de Janeiro, col ritiro di Daniele Meucci (1985) dopo solo 13 km di gara e le prestazioni sotto tono di Ruggero […]

Quelle improrogabili urgenze

26 Gennaio, 2017

Molto più spesso di quanto si pensi: colpisce circa un terzo degli sportivi, soprattutto se giovani e di sesso femminile. Parliamo della diarrea, ossia l’emissione di feci non formate, associata spesso a dolori addominali e… incontenibili urgenze! Si tratta di un vero e proprio meccanismo di difesa messo in atto dal nostro organismo, che tuttavia […]