Come si gestiscono gli infortuni

Come si gestiscono gli infortuni

Foto: Angot-Linka Production
Su Correre di novembre Julia Jones e Fulvio Massa affrontano il tema della gestione dell’infortunio nei rispettivi contributi. Ecco una sintesi dei loro consigli per trasformare il periodo di stop in un’occasione per diventare un runner migliore.

Dobbiamo farcene una ragione: l’infortunio fa parte della vita del runner. Escludere che possa accadere è impossibile, ignorarne l’esistenza è inutile. Tutti i consigli che trovate su Correre sono impostati sull’obiettivo fondamentale di “riuscire a correre senza farsi male, godendosi gli allenamenti e riuscendo a raggiungere i propri obiettivi” (Daniele Vecchioni su Correre di ottobre), ma proprio per questo è utile affrontare il tema della gestione dell’infortunio, perché, se ben gestito, lo stop per un problema fisico può diventare un’occasione per diventare un runner migliore. Su Correre di novembre due nostri autori, Fulvio Massa e Julia Jones, affrontano il tema della gestione dell’infortunio nei rispettivi contributi. Eccone una sintesi.

Mantenimento attivo durante lo stop

Per Fulvio Massa, in questi ultimi numeri impegnato con Simona Morbelli a preparare i lettori del progetto “You trail runner”, l’infortunio va previsto e gestito, per non rischiare di mandare all’aria tutta la preparazione e soprattutto il sogno che ne sta a monte e la giustifica”. Il periodo di stop, precisa poi il nostro trail coach, non deve mai essere vissuto come periodo di inattività totale: “A meno che non si tratti di traumi significativi – precisa Massa – bisogna saper strutturare tabelle di allenamento sostitutive in funzione dei problemi dei nostri atleti”, allenamento che “funzioni come minimo mantenimento della condizione durante il periodo dei trattamenti fisioterapici e riabilitativi”.

Riorganizzare l’alimentazione

L’infortunio “fa capolino” anche nelle pagine di “Generazione (R)unning”, versione 2021 del contenitore “Correre al femminile. Franca Berbenni è l’atleta seguita da Julia Jones nel trimestre ottobre-dicembre, quello dedicato alle cinquantenni, ed è rimasta vittima del banale, frequentissimo “colpo della strega”. “Nella pausa forzata ho pensato che potesse essere utile, per Franca, rivedere il proprio regime alimentare – spiega Julia Jones, che più avanti precisa -: come molte donne di questa fascia di età Franca dovrebbe aumentare la quota proteica giornaliera”.

Nella storia dell’infortunio patito da questa nostra lettrice si ritrovano consigli utili per tutti i runner: reagire alla delusione per l’interruzione, superare la crisi di motivazione spostando in avanti l’obiettivo-gara, assumere un atteggiamento pro-attivo verso l’imprevisto. “Nel periodo di attesa concentratevi su quello che potrà non solo aiutarvi a guarire, ma anche a diventare atleti migliori: il riposo notturno e l’alimentazione sono due semplici suggerimenti alla portata di tutti” conclude Julia.

Nota: Questo testo presenta contenuti tratti dagli articoli “You trail runner: sotto con gli allenamenti!” di Fulvio Massa e Simona Morbelli, e “Di necessità virtù”, di Julia Jones, entrambi pubblicati su Correre n. 445, novembre 2021 (in edicola da inizio mese), rispettivamente alle pagine 47-51 e 74.

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