Allenamento ultratrail: correre alla “Fine del mondo”

Allenamento ultratrail: correre alla “Fine del mondo”

23 Febbraio, 2019
Foto: Francesca Grana

Due donne con la corsa nel sangue hanno scelto di mettersi alla prova su una distanza e una condizione tecnica che non hanno mai affrontato prima. Lo faranno il 6 aprile, nella parte argentina della Terra del fuoco, nella prima edizione della Utmb Ushuaia. 

Di seguito i primi passi mossi insieme durante il primo incontro delle due protagoniste (Francesca Grana e Carlotta Montanera) al Trail Running Coaching di Alessandria, il servizio di consulenza sportiva rivolto a tutti gli atleti di trail running, in cui confluiscono le competenze professionali di Fulvio Massa e l’esperienza da top trail-runner di Simona Morbelli.

Su Correre di marzo, Fulvio Massa coglie l’occasione per spiegarci cosa occorre per organizzare una preparazione “mirata“, cioè allenamenti personalizzati per un determinato obiettivo. 

1. Conoscenza dell’atleta

In questa sezione (scrive Fulvio Massa) approfondisco le abitudini e le caratteristiche del soggetto: che tipo di lavoro svolge, quante volte si allena alla settimana e come sono le sue abitudini nella distribuzione dei carichi, quante ore ha a disposizione per allenarsi, quali gare ha fatto e con quali prestazioni, che sport praticava da giovane, quali infortuni ha subito nel corso della sua vita, le abitudini alimentari, le scarpe utilizzate, l’utilizzo o meno di plantari e tanti altri particolari che possono risultare utili per poter stimare le sue potenzialità con i relativi punti forti e punti deboli.

2. Valutazione pratica della tecnica di corsa

La valutazione del gesto tecnico viene effettuata in palestra attraverso la corsa sul Walker View di Tecnobody, in grado di fornire in tempo reale tutti i parametri necessari a descrivere le caratteristiche tecniche dell’atleta e a memorizzarne i dati.
Le informazioni che sintetizzo si articolano in variabili posturali e articolari e variabili tecniche. 

3a. Programmazione: lo studio della gara

Simona e io abbiamo una mentalità estremamente meticolosa nell’approccio alla gara e prima dell’incontro avevamo studiato approfonditamente le caratteristiche del percorso: 50 km con 3.000 m di dislivello positivo (+), con altitudine minima sul livello del mare e massima di 1.100 m +. Lo studio del profilo altimetrico vede i primi 5 km facili, poi presenta la salita più importante della gara con 1.000 m di dislivello in circa 5 km, praticamente un “chilometro verticale”! Poi un tratto in quota caratterizzato da continui saliscendi e infine dal 25° al 50° chilometro un tratto relativamente piatto, ma con l’incognita della tecnicità del fondo, trattandosi di una prima edizione.

3b. Programmazione: allenamenti personalizzati

È evidente che dal punto di vista atletico Carlotta e Francesca abbiano solo una cosa in comune: l’obiettivo. Come atlete hanno provenienze e caratteristiche differenti e di conseguenza gli allenamenti che dovranno sostenere non saranno uguali. 

Dal punto di vista “coaching” il prossimo obiettivo sarà quello di accompagnarle in un’uscita in montagna per valutare e correggere ogni aspetto relativo alla corsa in natura: gestione degli appoggi, delle traiettorie, atteggiamenti in salita e discesa, uso dei bastoncini, alimentazione ed equipaggiamento.

Nota: Questo testo rappresenta una sintesi del servizio Correre alla Fine del Mondo”, di Fulvio Massa, pubblicato su Correre n. 413, marzo 2019 (in edicola a inizio mese), alle pagine 61-65.

Correre Marzo 2019

Questo mese parliamo di… Personaggi – Talmente veloce da riuscire a correre anche al Festival di Sanremo, tra un allenamento e l’altro. Parliamo di Filippo Tortu, il giovane primatista italiano dei 100 m, intervistato insieme a Patty Pravo dal nostro inviato Sergio Meda. Reportage – Una gara di 120 km che attraversa il deserto di Ica, […]

SEMPRE IN QUESTO NUMERO

Intervista: “Ricomincio da tre”, la nuova vita da allenatore di Stefano Baldini

23 Febbraio, 2019

Dalle parole ai fatti: dopo i progetti “futuri” raccontati su Correre di novembre, la carriera da allenatore di Stefano Baldini è iniziata con Valeria Straneo, Lorenzo Dini e Samuele Dini. Siamo così ritornati a incontrare il campione olimpico di maratona 2004, che ha risposto alle domande di Francesca Grana: Quale, delle tre “candidature”, l’ha sorpresa […]

Running economy, il costo energetico della corsa

23 Febbraio, 2019

Il costo energetico dell’attività fisica è un parametro importante, con forti connotazioni biomeccaniche legate sia al gesto atletico sia alla struttura corporea del singolo runner. Vediamo in che modo è possibile agire su di esso per migliorare la propria efficienza in ottica prestativa  Quando corriamo, consumiamo energia. Negli sport di endurance, come la corsa, la […]

Dimagrire anche correndo ad alta intensità

23 Febbraio, 2019

Per consumare più grassi molti personal trainer consigliano allenamenti blandi a ritmi pulsatori molto ridotti, un suggerimento che deriva dal dato ˗ del tutto corretto ˗ secondo cui il consumo di grassi, rispetto a quello di zuccheri, aumenta via via che la velocità diminuisce. Ma non è l’unica via per dimagrire in modo efficace. Forti […]

Dentro una leggenda Inca: reportage dalla Half marathon des Sables  

23 Febbraio, 2019

Correre di marzo si apre con un nuovo reportage di Leonardo Soresi. Con lui voliamo in Perù per correre la Half Marathon des Sables, gara di 120 km in tre tappe che attraversa il deserto di Ica. Un luogo dalla bellezza primordiale situato nel sud del Paese sudamericano, a ridosso dell’oceano Pacifico, nel quale la […]

Donne-runner e sicurezza: come correre senza paura

23 Febbraio, 2019

Mai correre al buio da sole. Mai uscire senza il cellulare, da utilizzare in caso di emergenza. La musica va tenuta a basso volume, per rimanere vigili su quello che ci accade intorno. Va informata sempre un’altra persona in merito al percorso che si intende seguire prima di uscire per un allenamento. Bisogna sviluppare una […]

Correre per farsi accettare

23 Febbraio, 2019

A volte si preferirebbe non essere sulla notizia: ci sarebbe piaciuto non dover mai parlare su Correre del suicidio di Maura Viceconte, una delle più forti mezzofondiste prolungate e maratonete della storia della corsa italiana. Avremmo preferito aver già chiuso il numero di Correre di marzo, in quel tardo pomeriggio di domenica 10 febbraio. Un […]