Scarpe e gradualità
Per rendere più efficaci queste modifiche possono essere d’aiuto le differenti tipologie di calzature. Ogni runner può testare diverse soluzioni di drop e potere ammortizzante. Soggetti con problemi alle ginocchia ma tendini d’Achille forti ed elastici possono provare scarpe con poco drop ma molto materiale sotto i metatarsi. Altri devono ricorrere a drop maggiori per stressare meno le strutture posteriori della gamba propriamente detta ma possono giocare su materiali più reattivi in centropiede per aumentare l’economia del gesto.
Ogni cambiamento deve sempre essere progressivo e testato passo per passo, accettando anche l’idea di modificare in corso d’opera le proprie opinioni.
Sicuramente il discorso su appoggio del piede nella corsa è molto ampio e deve comprendere anche una valutazione del corpo in toto. Fondamentale è l’equilibrio tra le varie catene muscolari. L’argomento trattato è in continuo divenire e, soprattutto in podisti già formati (adulti), ogni intervento va contro uno storico fisico costruito negli anni che ha portato a compensi muscolo-scheletrici.
Quindi associare al cambiamento tecnico una buona dose di posture, allungamento, core training e altri interventi (allenamento funzionale, massaggio sportivo, osteopata o figure similari) può essere utile per ridurre le conseguenze negative e permettere una valutazione più chiara e precisa degli effetti del cambiamento apportato.
Eseguite dunque ogni cambiamento con molta progressione, valutando passo per passo la risposta del vostro corpo.