Una storia semplice, non poteva avere titolo diverso. Raccontare per immagini la piccola grande storia di Annarita Sidoti. Mercoledì sera in un cinema periferico milanese è stata proiettata la pellicola di circa un’ora davanti a un pubblico di oltre 200 persone (spettatori anche in piedi). Un’ora di racconti, di aneddoti, d’immagini, di storie di quello scricciolo che ha infiammato il mondo dell’atletica nella fattispecie della marcia per anni.
Da quando ha mosso i passi da Gioiosa Marea, sino a quando ha lasciato la vita terrena nel maggio del 2015 all’età di 45 anni dopo aver lottato per oltre un lustro contro un tumore. Nel docufilm girato da Giuseppe Garau e Goffredo D’Onofrio, si possono scorgere le immagini dei suoi successi da Spalato (’90), ad Atene (’97) e tante altre imprese, partendo dal bronzo sotto tetto di Parigi Bercy.
Si sono avvicendati per raccontare la sua storia, il suo tecnico Salvatore Coletta oltre a Sandro Damilano, Pietro Pastrorini, Erica Alfridi, Elisabetta Perrone, Rossella Giordano, la marciatrice australiana Jane Saville (famosa per essere stata squalificata Giochi di Sydney all’ingresso dello stadio, mentre stava per andare a vincere la medaglia d’oro nella 20 km), Robert Korzeniowski e il marito Pietro Strino.
Un crescendo di emozioni dalle foto con Pietro che divenne poi suo compagno sempre discretamente al suo fianco, alla sorella, con le foto di quando era piccola. Dalle immagini che scorrevano nel profondo silenzio della sala, si è potuto notare la gioia, la felicità, la semplicità di questa eterna ragazza che tra l’altro ha pure recitato in un film “Le complici” nel 1998 di Raffaele Piovano.
Ci sono stati i ricordi dei raduni “quasi 300 giorni l’anno” ci ha ricordato una spumeggiante Erica Alfridi presente in sala. “Mai uno screzio tra noi. Infatti, con Erica, Annarita, Rossella e Elisabetta formavano un quartetto inarrivabile per le altre nazioni”.
Non sto ad annotare tutti i suoi successi, le sue medaglie, ma voglio raccontare ciò che dice il suo tecnico Coletta e Rossella Giordano in merito al mondiale del 1997 ad Atene. Dopo le qualificazioni a Podebrady (Rep. Ceca) Annarita è la quarta delle azzurre. Ai mondiali ellenici vanno le altre tre ragazze. Chiunque avrebbe optato a quel punto per un periodo di vacanze al mare. Invece no. Annarita quasi in disaccordo con Coletta prosegue ad allenarsi a capo fitto, senza perdere una seduta. Il caso volle che Rossella Giordano s’infortunasse, così via libera alla piccola (alta 1,50) marciatrice sicula, che sulla pista di Atene si mette dietro le altre. E’ medaglia d’oro. Nelle interviste dichiara di dedicare la medaglia alla Giordano. Capito il tipetto!
Annarita è stata un esempio di forza di volontà, aveva uno stile elegante nell’incedere aggiunto a un carattere forte e deciso. Questo il concetto espresso dal marito e da Elisabetta Perrone, sono il sunto di una grande carriera come atleta, donna e mamma di tre figli.
Queste le date della programmazione di “Una storia semplice” il docufilm su Annarita Sidoti:
10 APRILE | GENOVA
18 APRILE | BOLOGNA
20 APRILE | ROMA
28 APRILE | SAN MARTINO SICCOMARIO
1 MAGGIO | LECCE
4 MAGGIO | VERONA
5 MAGGIO | AOSTA
8 MAGGIO | NAPOLI
12 MAGGIO | BARI
16 MAGGIO | MACERATA