- Allenamento progressivo: cos’è e per chi
- Progressivo: ritmi e distanze
- L’allenamento progressivo i 4 punti cardine
- Un lavoro evoluto
L’allenamento progressivo in 4 punti
- correre un progressivo non significa realizzare una semplice seduta di corsa a velocità crescente, perché vanno definiti con precisione ritmo e distanza, oltre che un percorso adatto;
- il progressivo, quindi, non va corso a sensazione, perché sia gli incrementi di velocità, sia i cosiddetti “blocchi”, cioè il periodo di durata di corsa a un determinato ritmo, vanno stabiliti a monte dell’allenamento, in base ai propri obiettivi;
- non bisogna utilizzare i primi chilometri del progressivo per scaldarsi;
- il progressivo è un allenamento di qualità e va quindi eseguito senza essere affaticati da allenamenti estenuanti svolti nei giorni precedenti, con precisi riferimenti cronometrici.
Un lavoro evoluto
Tutti questi requisiti fanno del progressivo un allenamento che richiede sensibilità al ritmo. Ai neo-runner sarà utile affrontare in gruppo le prime sedute di progressivo, avendo cura che i ritmi scelti dal gruppo corrispondano ai propri standard di fondo lento, fondo medio e ritmo gara.