Sabato 26 luglio, il grande cuore di Mario Riboni (nato il 13 giugno 1913) s’è fermato, nella sua casa milanese. Ci lascia una memoria importante, ricordi dell’atletica degli anni ’30, poi di quella degli allenamenti con Consolini negli anni ’50, cui seguì la nascita dei master a Milano con Cesare Beccalli e le tante trasferte ai Campionati mondiali. Fiero di essere l’unico milanese ad aver ricevuto due “ambrogini d’oro”: il primo una volta giunto alla pensione da dirigente benemerito dell’azienda dei trasporti, il secondo di diritto in quanto meneghino ad aver superato la soglia dei 100 anni. “Il Mario” nella sua carriera da master ha vinto tanto e stabilito anche record mondiali, però ci teneva soprattutto a essere il primo atleta italiano a varcare la soglia agonistica della categoria M100 e, da uomo di parola quale era, lo aveva fatto lo scorso anno, il 16 giugno, quando gareggiò a Milano in una prova di getto del peso in cui mandò l’attrezzo ad atterrare a 5,50 m, record mondiale di categoria strappato al giapponese Takashi Shimokawara (5,11 m).
Il funerale sarà celebrato lunedì 28 luglio, alle ore 11, nella chiesa di Santa Marcellina in San Giuseppe, viale Espinazze, prossimità di viale Certosa.
Luglio 2014 si è rivelato, così, anche crudele nei confronti del mondo master, nonostante le esaltanti giornate di gare e gioia dei Campionati italiani su pista di Modena (4-6 luglio).
Sabato 19 luglio, infatti, si era spento anche Bruno Sobrero, nato l’11 novembre 1920. Lo chiamavano anche il “Leone Gentile di Fossano” e verrà ricordato come uno dei più bei personaggi dell’atletica italiana master. Dopo un’infanzia non facile, era riuscito a diventare un imprenditore stimato, anche alla corte della Principessa Grace di Monaco. Aveva assaggiato l’atletica alla fine degli anni ’40, per poi riscoprirla dopo i 60 anni e diventare una delle nostre bandiere nei Campionati in giro per l’Europa e nel mondo.