Storica impresa del 23enne Gianmarco Tamberi che ha superato l’asticella alla misura di 2.37 al primo tentativo al meeting di salto in alto tedesco di Ederstadt migliorando il record italiano che deteneva in comproprietà con l’altro big azzurro Marco Fassinotti (2.34).
Gianmarco, figlio d’arte dell’ex primatista italiano Marco Tamberi e fratello del giavellottista Gianluca, ha migliorato il record italiano due volte con 2.35 al terzo tentativo e 2.37 alla prima prova.
Nella sua progressione Tamberi ha superato 2.20 alla prima, 2.27 alla prima, 2.30 alla terza, 2.33 alla prima prova.
Il marchigiano è stato preceduto dal bronzo olimpico canadese Dereck Drouin che si è aggiudicato il primo posto per un numero minore di errori rispetto dall’azzurro avendo sbagliato solo una prova a 2.24 m.
Terzo posto a pari misura di 2.33 m per il canadese Michael Mason che ha preceduto per un numero minore di errori l’ex campione del mondo di Osaka 2007 Donald Thomas (2.33 alla terza prova).
Ottimo anche Fassinotti che ha superato 2.30 m al primo tentativo prima di sbagliare una prova a 2.33 e due alla misura del record italiano a 2.35 m.
Tamberi ha successivamente affrontato l’asticella a 2.39 m dimostrando di avere buone potenzialità a questa misura al terzo tentativo.
Con il 2.37 di Eberstadt Tamberi sale al terzo posto delle liste mondiali dell’anno al pari di Bogdan Bondarenko e Derek Drouin.
Solo Mutaz Barshim (2.41) e Zhang Guowei (2.38) hanno fatto meglio dell’azzurro.
“Una misura del genere è qualcosa di straordinario ma dentro di me avevo sentito di poterla valere soprattutto in occasione del 2.28 a Buhl il 28 giugno dove ero andato veramente oltre l’asticella – ha commentato il nuovo primatista italiano – L’atmosfera era super. Mi piace coinvolgere la gente. Sono arrivato a Eberstadt dopo che avevo superato 2.28 a Londra e 2.29 a Stoccolma sotto la pioggia. Volevo presentarmi ai Mondiali con un bel biglietto da visita. Fare a Pechino quello che ho realizzato a Eberstadt potrebbe significare qualcosa di molto significativo. Ho affrontato 2.39 al tredicesimo salto di giornata. L’adrenalina era al massimo ma le energie erano venute ormai meno”.